Chi mi conosce sa che sono una collezionista. Lo sono da sempre e purtroppo tendo ad esserlo con un mucchio di cose. Tra tutti gli infiniti tunnel in cui potevo infilarmi, il più profondo ed oscuro è sicuramente quello dei disegni originali provenienti dagli anime; e non solo perché particolarmente dispendioso, ma soprattutto per via del fatto che qui non esistono i pre-order e nessuno ti viene a dire che magari tra un mese potresti trovare in vendita un primo piano di Scorpio dall’episodio 60; ed in questo mondo non esistono le ristampe: ogni singolo cel, douga o genga è unico. Una volta che lo perdi hai solamente due alternative: metterti il cuore in pace, piangere e rassegnarti alla sconfitta, o sperare che il fortunato collezionista un giorno lo rimetta in vendita a sua volta (vale a dire: cercarlo, trovarlo e supplicarlo). E’ anche un ambiente in cui si va avanti tramite scambi e rompendo i coglioni alla gente, facendo un sacco di domande e cercando di “farsi amici” i collezionisti con gli agganci giusti, in modo da ottenere una sorta di corsia preferenziale. Ecco, io questa corsia non ce l’ho. E’ noto infatti che la sottoscritta non sia certamente la più sveglia della cucciolata, di conseguenza cerco di evitare di infastidire altre persone e mi limito ad aspettare che compaia per miracolo qualcosa di interessante. Chiaramente non accade quasi mai, ed il fatto che sia incredibilmente selettiva non aiuta; e quindi passo la maggior parte del tempo di fronte ad uno specchio insultandomi da sola.

Per quanto mi riguarda, non si tratta solamente di possedere un bel disegno da appendere al muro, al di là di questo c’è anche – e soprattutto – il desiderio di possedere un frammento di una scena in qualche modo importante e significativa per me stessa, così da poter dire: ecco, ho un pezzettino del Tenbu Horin di Shaka! Senza questo disegno non avrebbero potuto realizzarlo! Ed è mio!

Ho scoperto questo mondo quasi una quindicina di anni fa, e la prima cosa che ho iniziato a fare, non appena in possesso di uno stipendio regolare, è stata cominciare a cercare i miei 4 indiscutibili amori: Saga, Shaka, Milo e Camus; e degli ultimi due sono ancora a caccia. I miei deliri su Facebook hanno portato diverse persone a contattarmi a riguardo, chiedendomi spesso delucidazioni su questo mondo: da questioni esclusivamente tecniche ai siti su dove comprare e via così.

La maggior parte delle gente mi contatta per sapere da quali episodi provengono certi disegni, così da riuscire a risalire al direttore d’animazione della puntata in questione e decidere in merito all’acquisto. Ma ci sono anche quelli che mi chiedono cose che con Saint Seiya non c’entrano nulla, che sono interessati a conoscere la differenza tra douga e genga, e così via. Alla fine mi sono accorta che le domande sono spesso molto simili, e dato che in Italia non penso ci sia nessun articolo ben definito a riguardo (certo, ci sono i gruppi Facebook o i Forum, ma è diverso), mi sono detta: vabbeh, facciamolo!

In ultimo, vi chiedo un piccolo favore: la stra-grande maggioranza dei commenti mi arriva su Facebook e mi va bene, davvero, non c’è problema… ma questa volta vorrei che usaste i commenti del blog, soprattutto in caso abbiate bisogno di chiarimenti o vi vengano in mente domande sulle quali non mi sono soffermata. E’ importante che tutti possano trarne beneficio, anche quelli che, SPOILER, non sono iscritti ai Social Network.

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CHE COS’E’ UNA CEL?

Abbreviazione del termine Inglese “celluloid”, si tratta di un foglio trasparente di acetato sul cui retro viene dipinto il disegno che andrà a comporre il frame nella sequenza di animazione. La cel, in breve, è il prodotto finale di un lunghissimo e preciso processo creativo suddiviso a mo’ di catena di montaggio. E’ il disegno che, una volta colorato ed appoggiato sullo sfondo, verrà fotografato andando a formare il singolo frame di una precisa sequenza. Di fatto, la cel è un lavoro dei coloristi, ma in questo ambiente si tende a tenere in considerazione una visione di più ampio respiro, di conseguenza capita (spesso) che la realizzazione venga attribuita al direttore d’animazione della puntata; e non perché materialmente fatta da lui, ma piuttosto perché proveniente da disegni ed episodi realizzati e supervisionati dal direttore in questione. Una sorta di proprietà transitiva, insomma (anche perché se contasse davvero la paternità materiale di un disegno, nessuno collezionerebbe le cel).

Berusaiyu no Bara, Ep. 28: Oscar François de Jarjayes – Fronte, retro e appoggiata su sfondo.

Per semplificare le ricerche su Internet, il termine “cel” viene quasi sempre utilizzato per classificare qualsiasi tipo di disegno che ne precede la realizzazione. Come detto, si tratta di una questione di comodo per racchiudere la ricerca sotto uno stesso “ombrello”, in modo che i risultati non si disperdano e siano tutti abbastanza raggiungibili. I disegni infatti che precedono la realizzazione di una cel sono chiaramente tantissimi, e tutti acquistabili all’occorrenza: dai genga ai douga, passando per storyboard, layout, bozze e finanche correzioni e sfondi.

COSA SONO I GENGA?

Si tratta dei Key Frame. Sono realizzati a matita e mostrano le fasi chiave di una sequenza. Trattandosi dei disegni “guida” sui quali verrà creato l’intero movimento, sono potenzialmente la cosa dal più alto valore intrinseco, perché di fatto realizzati materialmente dagli animatori senior, tra i quali il direttore d’animazione dell’episodio. Okey, fatemi essere più chiara:

Puella Magi Madoka Magica, Ep. 7: Kyoko Sakura – Set di genga, da A1 ad A5.

Questo è un set completo di genga, ad esempio. Come vedete, si tratta di 5 distinti disegni numerati da A1 ad A5. Il compito dell’animatore che si occupa di questa fase è quello di disegnare i frame chiave della sequenza, in modo che gli addetti ai douga possano successivamente prenderli come fonte di riferimento per ricreare l’intera scena, riempiendo gli spazi vuoti tra un genga e l’altro. I genga rappresentano, in breve, le fondamenta della sequenza; sono una sorta di manuale d’istruzione per tutti gli altri animatori, di conseguenza vengono realizzati dagli artisti più capaci tra i quali figura il direttore d’animazione dell’episodio.

ATTENZIONE: questo non significa che ogni singolo genga sia stato materialmente realizzato da Araki, Himeno o qualsiasi altro direttore della puntata, sia che si parli di Saint Seiya che di altri anime. In Versailles no Bara, ad esempio, Araki e Himeno figuravano come i responsabili di tutti gli episodi, ma questo chiaramente non implica che ogni singolo Key Frame fosse un loro lavoro; sarebbe stato umanamente impossibile sostenere una cosa del genere. Per questo capita spesso che i genga siano anche realizzati da altri responsabili (più o meno numerosi a seconda dello studio e del budget), ed il compito del direttore d’animazione (della serie o dell’episodio) è quello di supervisionarli e correggerli per dargli uniformità. Nel Sanctuary, ad esempio, Umakoshi era tra i responsabili dei genga per l’OAV 13; il suo lavoro era quello di convertire in Key Frame gli schizzi e le bozze preparati da Araki. E’ importante capire che il processo d’animazione di una serie è un lavoro di squadra, soggetto ad imprevisti e tempi di consegna frenetici. Un disegno può essere toccato da diverse persone.

In ultimo, nei genga di solito la sequenza numerica è cerchiata (ma non sempre, talvolta possono anche non essere presenti).

COSA SONO I DOUGA?

Sono i Clean-Up, ossia i disegni che – prendendo a riferimento i Key Frame – si incaricano di animare per intero la sequenza, aggiungendo e creando i “disegni mancanti” tra un genga e l’altro (e per questo vengono anche chiamati “intercalari”). Di norma sono molto precisi e rifiniti e, come tali, sono i disegni sui quali verranno create le cel, non a caso su di essi sono spesso annotate delle note per i coloristi.

Saint Seiya, Ep. 30: Saori Kido – Douga (A2).

Ad ogni cel, infatti, corrisponde un preciso douga e – proprio per questo – non è affatto raro che i due prodotti vengano venduti insieme. Riconoscerli ed accoppiarli è facile: hanno la stessa sequenza numerica in alto a destra. Talvolta il numero del douga è cerchiato: sta semplicemente ad indicare che si tratta di un disegno chiave e che quindi è da considerarsi come il diretto discendente di un genga (una sorta di suo clean-up, diciamo).

COME SI DISTINGUE UN GENGA DA UN DOUGA?

A prima vista può sembrare molto difficile, soprattutto se si prendono a riferimento le foto a bassa qualità che girano in rete, ma vi assicuro che dal vivo è molto più semplice. I genga tendono ad essere meno rifiniti, a volte quasi delle bozze, mostrando i segni delle correzioni in trasparenza. Sono dettagli che difficilmente riescono ad essere percepiti tramite foto o scan, di conseguenza è facile che alcuni genga (soprattutto i Key Frame di primi piani) possano apparire molto precisi, e quindi facilmente scambiabili per dei douga. Molto poi dipende anche dal direttore d’animazione dell’episodio, dal suo stile e dal suo modo di lavorare.

Saint Seiya, Ep. 97: Sigfried di Alpha Dubhe (genga A1) – Saint Seiya, Ep. 57: Shaka di Virgo (douga A8).

I douga, al contrario, sono molto precisi e puliti. Devono esserlo, dato che rappresentano l’immagine che finirà sulla cel e, successivamente, in televisione o al cinema. Anche la numerazione dei frame tende ad assumere delle proprietà leggermente diverse: nei douga la sequenza numerica di solito è scritta nell’angolo in alto a destra; nei genga spesso è spostata più al centro, in prossimità del disegno. Precisiamo, non è una regola fissa sui cui appoggiarsi sempre, ma può rappresentare un piccolo indizio per distinguerli più facilmente.

BANK, HANKEN, PAN, HARMONY CEL. COSA SONO?

Un glossario più completo di tutti i termini lo potete trovare qui, per adesso vediamo di soffermarci su quelle più comuni, ricercate e – soprattutto – costose. Quelle che non potrò permettermi mai, insomma.

BANK CEL: è il nome che viene dato ai disegni che tendono ad essere ri-utilizzati spesso nel corso di una serie. Fanno parte di questa categoria tutti i rodovetri delle opening, delle ending e degli eyecatch. Nel caso di Saint Seiya, ovviamente, sono da considerarsi tali anche tutti gli acetati degli attacchi o delle vestizioni. Sailor Moon, ad esempio, è un anime che implode di Bank Cel.

HANKEN CEL: sono i rodovetri usati per il materiale promozionale. In pratica sono le cel da cui saranno realizzate le illustrazioni ufficiali che finiranno su merchandise di vario tipo, quali: DVD, CD, calendari, poster, shitajiki, giochi di carte e così via.

PAN CEL: avete presente quando la telecamera slitta in una direzione mostrando un’ulteriore parte dello stesso disegno? Ecco, quella è una Pan Cel. Di solito hanno delle dimensioni maggiori rispetto a quelle standard, proprio perché pensate per accogliere un brevissimo piano sequenza (che può essere orizzontale, verticale ed obliquo), tanto che spesso riescono a raggiungere il formato di un poster, tipo un disegno pan-oramico.

HARMONY CEL: sono molto particolari in quanto – sulla cel – sono presenti solamente delle semplici linee, in modo che queste diano una precisa definizione ai contorni del disegno che, in questo caso, viene realizzato quasi totalmente sullo sfondo; il risultato è qualcosa di molto simile ad un dipinto ad acquerelli. Saint Seiya non ha tantissimi esempi di Harmony Cel, ma anime come Versailles no Bara o Caro Fratello ne hanno un numero molto elevato. Qui ne potete vedere qualcuna relativa a Sailor Moon, ad esempio.

COME POSSO RISALIRE AL DIRETTORE D’ANIMAZIONE DELL’EPISODIO?

Dipende. Ogni serie funziona in modo diverso e ogni produzione ha delle sue precise caratteristiche. Ci sono anime che possono vantarsi di avere lo stesso direttore per l’intera produzione (tipo Versailles no Bara, appunto) ed altri che ne hanno un numero ben più elevato, in modo che possano ruotare ed alternarsi nella direzione delle puntate. Nel caso di Saint Seiya, potete trovare la lista completa dei direttori d’animazione sui diversi portali a lui dedicati ma, se vi interessano altre serie, provate a navigare un po’ Anime News Network, di solito sono annotati (in caso contrario, spostatevi sui siti tematici).

Avere una lista, però, è solamente l’inizio, e non ve ne farete niente senza una profonda conoscenza della serie che state cercando. Per riuscire a risalire al direttore d’animazione dovete prima di tutto essere in grado di inquadrare il suo stile, così dal riconoscerlo. Se non ne siete in grado, l’unica soluzione che avete è quella di contattare qualche appassionato della serie in questione, in modo che possa mettervi sulla giusta direzione.

La maggior parte di voi mi contatta chiaramente per Saint Seiya e Versailles no Bara, e non solo per risalire al direttore d’animazione, ma pure al numero dell’episodio. Molto spesso mi chiedete addirittura il frame preciso. Ora, io sono davvero lusingata che abbiate così tanta fiducia in me, ma dovete capire che se mi saltate su Facebook con un primo piano di Seiya a caso e senza particolari segni distintivi, dovete concedermi un piccolo margine di tempo per permettermi di fare mente locale, perché non è assolutamente facile districarsi tra 114 episodi dove Pegasus è quasi sempre presente. A maggior ragione se sono al lavoro o fuori casa, senza la possibilità di controllare per sicurezza la puntata in questione.

E’ DI ARAKI QUESTO DISEGNO? LO PRENDO? NE VALE LA PENA?

Ecco, questa è la domanda che mi fate più spesso, e la verità è che io non sono in grado di darvi sempre una risposta sicura al 100%, senza contare che non posso assumermi la responsabilità di farvi spendere dei soldi che non sono i miei. Quello che posso fare, per venirvi incontro, è dirvi se il disegno che avete preso di mira arriva da una puntata supervisionata da Araki e Himeno, di più non posso fare. Posso dirvi da che episodio proviene, se da un film o dalla serie, posso anche indicarvi il frame preciso in modo che possiate confrontarli, ma non posso darvi la certezza matematica che sia stato materialmente realizzato da Araki e voi, spesso, siete interessati a sapere solamente questo.

Ora, se si tratta di una cel, ve lo ripeto: è roba dei coloristi. Se invece siete interessati alla paternità di un genga o di un douga, il discorso è leggermente diverso, e la possibilità che sia stato realizzato o corretto da Araki e Himeno in persona (soprattutto per i genga) in effetti esiste, ma non è una certezza assoluta che potete ottenere da me. Per riuscire a fare qualcosa del genere ho prima di tutto bisogno di toccare con mano il disegno; devo guardarlo attentamente per coglierne l’intensità del tratto, la sua morbidezza o durezza, nonché le sue eventuali imprecisioni; ed è un qualcosa impossibile da percepire con la bassa qualità delle foto che circolano online. Ed anche ammesso che sia riuscita a vederlo dal vivo, rimane lo stesso un mio parere e, come tale, può essere sbagliato.

SEI DISPOSTA A SCAMBIARE? CERCHI SOLO ARAKI E HIMENO?

No e no.
Come detto, tendo ad essere abbastanza selettiva. Un po’ per questioni economiche, un po’ perché di tanti bei disegni e basta non me ne farei niente; ecco perché cerco esclusivamente degli sketch di personaggi e momenti che amo in modo particolare. Di conseguenza non mi limito ad inseguire solamente Araki, mi interessano anche altri direttori perché il mio punto di partenza non è la bellezza del disegno, bensì l’amore per un determinato momento. E’ una sfumatura parecchio diversa, questa.

Attualmente sono alla ricerca di genga o douga su Camus, Milo e Hilda, e lo sono da più di 10 anni ormai. Se ne avvistate o vendete qualcuno, fatevi avanti. Vi ricoprirò di tanta gratitudine.

COME MAI NON CI SONO IN GIRO LE CEL DI SERIE RECENTI?

Banalmente perché le cel non vengono più utilizzate dopo il salto al digitale, avvenuto verso la fine degli anni 90 per la maggior parte degli studi. Gli unici disegni che potete trovare sulle serie recenti sono i layout, i genga, i douga e tutto quello che, in generale, è antecedente alla colorazione. Ogni tanto le case di animazione mettono in produzione, a tiratura limitata, delle cel per il mercato dei collezionisti: le RILEZU. Sono degli acetati realizzati in post-produzione, e sono costruiti sui genga e douga originali utilizzati per la serie. Saint Seiya, ad esempio, ne ha diverse relative al Tenkai, Meikai ed Elysion (se però avete comprato o siete interessati a quelle di Meikai ed Elysion, lasciatemi dire che avete dei problemi… gravi).

DOVE POSSO COMPRARE I DISEGNI ORIGINALI?

Nella maggior parte dei casi dipende dalla serie che state cercando, ma i portali più noti ed usati tendono ad essere Ebay, Mandarake e Yahoo.jp. Sui primi due il discorso è molto facile anche per noi occidentali, sull’ultimo – invece – è più o meno un mezzo inferno, perché è abbastanza risaputo che la maggior parte dei privati Giapponesi non venda fuori dal proprio paese. Le soluzioni per comprare su Yahoo.jp quindi diventano abbastanza circoscritte: avere un amico in Terra Nipponica da schiavizzare a nostro uso e consumo (e se lo avete, presentatemelo, gli voglio già tantissimo bene) o affidare le nostre esistenze a diversi Shopping Service come Celga, Rinkya o Buyee.

Ognuno di questi servizi funziona in modo differente, dalle commissioni alle spedizioni. Alcuni chiedono una caparra per l’acquisto, altri l’autorizzazione diretta tramite Paypal. In generale, però, lavorano tutti allo stesso modo e si incaricano di fare la puntata per voi, il che è un problema, se consideriamo che quasi tutte le aste su Yahoo.jp hanno l’estensione automatica. Che vuol dire? Eh, che se negli ultimi 10 minuti qualcuno rilancia sulla vostra offerta, l’asta si allunga di altri 10 minuti diventando potenzialmente infinita. E’ un problema, questo, da tenere sempre in considerazione se si decide di acquistare tramite Shopping Service perché qui il trucchetto di puntare negli ultimi 7 secondi – come facciamo tutti su Ebay – non funziona.

E poi c’è la community di Rubberslug, che vi consiglio di tenere sempre d’occhio per via del marcatino interno e degli annunci dei suoi utenti. In caso siate dotati di faccia tosta, potete sempre contattare i vari collezionisti per provare a chiedere se sono interessati a scambi e vendite.

E I PREZZI?

I prezzi delle cel sono incredibilimente variabili, a volte sono proprio senza senso, tanto che spesso mi capita di pensare che una logica di fondo proprio non esista in questo mondo. In linea generale, però, il valore di un rodovetro è determinato da vari fattori, quali: le condizioni generali, il design, il soggetto, il prestigio della serie stessa e la bellezza intrinseca del disegno, nonché la relativa ed eventuale rarità. Di norma, gli acetati provenienti da opening ed ending – e le Bank Cel in generale – tendono ad essere i più cari ed ambiti di tutti; così come moltissime Hanken Cel.

Ora, le cel di Saint Seiya purtroppo tendono ad essere piuttosto care di base. Con la morte di Araki, poi, i prezzi hanno chiaramente subito un’impennata, e i disegni da lui supervisionati sono diventati abbastanza costosi. In più bisogna ammettere che di Araki c’è relativamente poco in giro (considerando il materiale di 13 episodi e di 3 interi film), in quanto – negli anni 90 – un suo fan si intrufolò all’Araki Production rubando una vagonata di acetati per poi rivendere in giro quelli che non gli piacevano. La conseguenza matematica è che i prezzi subirono un discreto aumento già all’epoca, rendendo Saint Seiya una serie abbastanza dispendiosa di default. Perché qua vogliamo essere sfigati e disagiati sino in fondo, non basta mai.

In generale, però, i prezzi spaziano tantissimo: da poche decine di euro a diverse migliaia. In linea di massima, le cose più costose sono le cel Arakiane, ma anche i genga e i douga relativi non sono da meno e possono arrivare a costare diverse centinaia di euro. In aggiunta, conta tantissimo il soggetto del disegno: i più cari (e rari) infatti sono i Cavalieri d’Oro (maddai, strano?!). Un po’ perché si presentano da soli, un po’ perché i Gold dal tratto Arakiano (in serie TV) sono relativamente pochi, di conseguenza gente come Aiolia, Milo, Mu e Shaka può sfondare con tranquillità il tetto di mille euro ed oltre.

ESISTONO ANCHE LE CEL DELLA DISNEY?

Sicuro, ma tanto vale che vendiate la vostra prima casa se intendete gettarvi nel magico mondo delle cel Disneyane. Considerate, inoltre, che l’animazione Disney funziona in modo totalmente diverso da quella Giapponese, e che i disegni relativi alla Major di Topolino spesso sono certificati dall’azienda stessa. Persino i rodovetri più anonimi e conservati male, se provenienti dai lungometraggi della Golden Age (Biancaneve, Pinocchio, Fantasia, Dumbo e Bambi), non faticano ad oscillare tra i cinque e diecimila dollari; e un douga spoglio de La Bella Addormentata nel Bosco può sfondare tranquillamente i mille verdoni. In generale, restano i prodotti d’animazione più cari insieme a quelli dello Studio Ghibli. Nel caso vogliate farvi del male, qui potete farvi un’idea.

E siamo alla fine, credo. Ho cercato volutamente di non entrare nello specifico di tutte le questioni, perché ogni tema andrebbe affrontato in modo diverso, con una sua propria casistica. Nonostante sia un mondo fatto di regole ben delineate, è impossibile non accorgersi di quanto in realtà sia estremamente soggettivo e variabile a seconda delle serie o degli autori che si è deciso di seguire. Nella speranza che questo articolo vi sia utile in qualche modo, resto aperta a domande, chiarimenti e ad eventuali correzioni.

E adesso torno a cercare Milo e Camus.

Aeris (40 Post) Gira sul Web dall'inizio del nuovo millennio e da allora ha fatto un sacco di cose inutili. Legge tanto, tiene a mente tutto ma posta pochissimo, ecco perché non avete mai sentito parlare di lei. Dal 1990 continuano a chiederle quale sia il suo Cavaliere d'Oro preferito; quelle persone stanno ancora aspettando una risposta.

 

7 Responses so far.

  1. Daniele ha detto:

    Complimenti Elisa e grazie per questo articolo che aspettavo molto, sebbene ora non possa comprare più molte cel, volevo chiederti come consigli sia meglio conservare una cel, io li metto nei quadretti quasi sempre, ma se c’è un modo alternativo e sicuro e se le cel simile alle rilezu ma della serie classica di saint Seiya, le ho viste soprattutto delle opening, hanno valore collezionistico o meno perché privatamente mi è capitato di contrattare sul prezzo ma spesso costavano lo stesso tantissimo dicendomi che erano numerate, grazie Daniele

    • Aeris ha detto:

      Grazie, Dani.
      Sulla conservazione: guarda, io di cel ho solamente quella di Oscar, quindi non sono una super esperta a riguardo. Andando a fiuto, però, mi verrebbe da dire che il modo migliore per conservarle sia quello di tenerle in orizzontale, al chiuso e lontano da fonti di luce e calore. Chiaramente io questa regola non la seguo, dato che l’ho messa in una bella cornice ed appesa al muro. X’D In ogni caso ho fatto in modo che non sia sottoposta a forti fonti di luce e cerco sempre di far sì che la cel non sia in diretto contatto con il vetro della cornice (usando un passepartout, ad esempio, ed il foglio dello sfondo). Ogni tanto le faccio anche prendere un po’ di aria per controllarla, e per ora è tutto okey.

      Allora, di Rilezu della serie classica io non ne ho mai viste, ma è possibilissimo che esistano. Se sono tali, dovrebbero avere un certificato di autenticità comunque, quindi dovrebbe essere facile controllare. E sì, di solito sono numerate ed hanno un valore collezionistico, solo che essendo fatte in serie dovrebbero costare sensibilmente meno. Se ti hanno chiesto troppo, lascia stare, non ne vale la pena.

  2. Anime Vintage ha detto:

    Ciao! :) Grazie del bell’articolo. :) Volevo chiederti un paio di dritte più nel dettaglio su possibili acquisti ma preferirei discuterne in pvt. ;) Ti lascio la mia mail: animevintage80@gmail.com

    A presto, spero!

    Gabriel

  3. Robert ha detto:

    Ottimo articolo, grazie!
    Potresti cortesemente spiegarci quali sono gli elementi da verificare per capire se un cel o tutto il trittico correlato siano originali oppure no?

    Grazie

    • Aeris ha detto:

      Ehilà!
      Purtroppo un modo sicuro al 100% per essere sicuri di non aver beccato un falso non esiste; a meno che i cel non siano autentificati e timbrati dall’azienda stessa.

      In generale consiglio sempre di diffidare dai cel o dai douga/genga iconici. Dai disegni famosi, dalle immagini particolarmente amate e prestigiose; se un disegno è famoso chiaramente è più soggetto alla falsificazione. E’ il tipico caso del “è troppo bello per essere vero”.

      In generale diffidare dei disegni che non hanno alcuna sequenza numerica (per uno che falsifica è pericoloso inserirla; potrebbe inavvertitamente mettere un valore sbagliato facilmente identificabile da cel o douga della stessa sequenza in giro). Ma anche questo non è un indicatore sicuro al 100%.

      Per quel che vale, io di solito cerco lo screen preciso della puntata e li metto a confronto con il douga/cel. Se corrispondono alla perfezione, la probabilità che sia un originale sale e sono tranquilla. Anche qui, però, con le dovute eccezioni: ci sono douga che, ad esempio, non corrispondono alla sequenza finita perché magari dovevano ancora essere corretti (le correzioni sono dei fogli gialli, di solito vengono venduti in blocco proprio con i disegni relativi), quindi capita spesso che sì, è un originale ma è diverso dal prodotto finale.

      Poi chiaramente occhio a dove compri. Valutare i feed del venditore, cercare di capire se questo o quel negozio è affidabile, leggere i commenti di altri collezionisti, entrare in contatto con altri collezionisti e chiedere pareri.

  4. Roberto ha detto:

    Un articolo che finalmente mi ha fatto comprendere meglio questo settore! Grazie!
    Avevo comprato una cel di occhi di gatto credo 15 anni fa, non ricordo quanto l’ho pagata ma credo tra i 30/40 euro. Sono sicuro sia originale per l’affidabilità del negozio, Yamato Video a Milano. Purtroppo di questa serie che adoro si trova davvero poco.
    Sono però perplesso di una cosa. Cercando su ebay di alcune cel, a volte, trovo lo stesso identico disegno (così mi pare) a prezzo diverso e appartenente a un venditore diverso… che significa? Che è una cel fasulla? Un caso emblematico è una di Sailor moon che ritrae un primissimo piano della protagonista, di quel disegno c’è ne saranno circa 10 e nel nome dell’oggetto viene menzionato lo stesso numero. Idem per un disegno della strega di Biancaneve mentre prepara una pozione… sai dirmi che significa?
    In ultimo, approfitto della tua infinita pazienza per chiederti eventuali dritte per trovare cel originali di cat’s eye, se oltre i siti da te menzionati c’è altro.
    Se preferisci rispondermi in privato la mia mail è r.pavia84@gmail.com

    • Aeris ha detto:

      Ciao e grazie! :)
      La cosa delle cel doppie è abbastanza comune; di solito sono cel che NON riescono ad essere vendute su Yahoo.jp (hanno dei costi esorbitanti) e che quindi i venditori spostano ANCHE su Ebay per ampliare il raggio (la Sailor Moon che dici tu – se ho capito quale – è in vendita anche su Yahoo.jp, per dire). Sul perché su Ebay ci siano più inserizioni delle stesse cel ad opera di venditori diversi non saprei dirti, ma se si vanno a leggere i feedback molto spesso se ne trovano di negativi, gli oggetti spesso in realtà non ci sono o il venditore semplicemente non spedisce.

      Sul dove trovare cel di Cat’s Eye non so proprio dirti, mi spiace, in genere seguo semplicemente le aste di Yahoo.jp, Mandarake o Ebay. Gli store che vendono online cel di Saint Seiya senza passare dalle aste sono relativamente pochi, quindi tendo ad ignorare quelli che si occupano di altre serie.

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