Ve lo ricordate, cosa successe a fine anno? La Square-Enix ci trollò tutti annunciando Final Fantasy VII per PS4. No, aspettate, facciamo chiarezza: il porting della versione PC su PS4. L’annuncio fu preso con così tanto entusiamo che il video della release su Youtube si guadagnò il totale dissenso popolare generando una vagonata di meme esilaranti e decisamente più interessanti del progetto stesso.
Perché in effetti è così: la Square-Enix ci trolla senza sosta dai tempi di Advent Children. Sono abbastanza sicura che se negli ultimi 10 anni non avessimo avuto modo di vedere varie sequenze in alta definizione, non chiederemmo il Remake così ardentemente. E non perché il gioco originale ci stia stretto o non sia perfetto già così com’è, ma dopo innumerevoli FMV, tech-demo e spin-off con design meravigliosi (ogni riferimento a Dissidia è del tutto casuale), il desiderio di vedere le espressioni di questi ragazzi ci scappa, insomma. Non che il gioco originale non le fornisse; ci riusciva in un modo meraviglioso servendosi della musica, di piccoli gesti, di scrollate di spalle o di mani tra i capelli. Una cosa molto bella dei remake, e forse l’unica, è che non rovinano nulla. Possono essere belli, brutti, inutili, inferiori o – raramente – anche migliori, ma non sostituiscono l’opera originale; al massimo vanno ad affiancarla. Certo, a parlare sono due ragazze che seguono Saint Seiya dal 1990, questo gioco ci viene decisamente facile, abituate come siamo a questa suddivisione mentale ma, credetemi, è un approccio che consiglio a chiunque; previene un sacco di problemi fisici e mentali. Alla peggio useremo il Remake come fonte di screencaps per avatar, firme, gif, meme e sfondi.
Ah, sì, non ve l’ho detto: è successo che l’hanno annunciato, il Remake di Final Fantasy VII per PS4. L’hanno fatto davvero. All’E3 di quest’anno. E’ dal 1989 che noi nerd aspettiamo il 2015; era scritto nelle stelle che sarebbe stata un’annata meravigliosa.
Sì, lo so, ci sono innumerevoli cose da sperare e temere; ed è proprio per questo che io e Sw@n abbiamo deciso di buttarci in questo articolo a quattro mani dove vi narreremo delle nostre reazioni, speranze e paure. La cosa evidente è comunque una: il Remake è l’ultima carta che resta alla Square-Enix prima di toccare il fondo. Confido tantissimo nell’estratto conto in rosso, negli azionisti e nella paura di essere presi a calci da tutti i videogiocatori del Pianeta; di solito sono queste le situazioni in cui si dà il tutto per tutto. Nomura, tranquillo, se toppi questo gioco, ti veniamo ad uccidere.
Le reazioni
QUELLE DI AERIS | CHE QUESTO REMAKE LO CHIEDEVA DAL 2002
Già 24 ore prima della conferenza Sony girava l’indiscrezione ma, come ad ogni E3 o primo Aprile dell’ultima decade, non ci avevo prestato la minima attenzione. La cosa divertente è che nella mia vita non mi era mai capitato di seguire un E3 in diretta; e non perché non mi interessassero, semplicemente non ce n’era mai stata l’occasione. Eppure, quella notte, qualcosa mi spinse a farlo. Vi giuro, nemmeno io ne conosco i motivi, ma verso le 3 di mattina mi sono trovata a cliccare lo streaming senza accorgermene. In effetti non la seguivo con attenzione, la conferenza, e mi limitavo a tenere aperta la scheda di Firefox mentre, su Amazon, si decideva del mio portafoglio con l’edizione bluray di Cowboy Bebop che continuava a gridarmi di buttarla nel carrello. Per inciso, lo sta ancora facendo. Poi succede che intravedo il trailer di World of Final Fantasy, gli occhi mi vanno a cadere su un Cloud pucchoso e a quel punto mi viene voglia di chiudere tutto ed andare a sfogarmi sul Theatrhythm. Poi vedo il Lifestream. Alché inizio a guardare con sospetto il tizio sul palco e lo maledico in tutte le lingue del mondo che (non) conosco perché sicuramente starà per presentare il porting comunicato a Dicembre. Invece parte un video tutto diverso e il mio corpo inizia ad irrigidirsi. Sullo scivolo penso di aver perso la concezione di quello che stavo guardando; ma è stato solamente sugli accordi del Bombing Mission che ho iniziato a realizzare cosa stesse succedendo. Alla vista di Barret, e poi Cloud, le lacrime sono scese. Sulla scritta REMAKE, mi è venuto a mancare il cuore. Invidio davvero tantissimo tutti coloro che sono riusciti a saltare e ad urlare, perché io sono ancora qui a chiedermi se sia vero. Mi sento strana adesso che non ho più questa cosa da chiedere, è come se una parte di me non avesse più niente da fare. Mi sento come Rapunzel: bipolare. Aspettavo questo annuncio da così tanto tempo che ormai mi ero rassegnata a convivere con questo desiderio nonostante sapessi benissimo che – nell’epoca dei remaster e dei porting – sarebbe stato esaudito.
QUELLE DI SW@N | CHE QUESTO REMAKE LO HA ACCOLTO CON LO ZETTAI REDO
IL REMAKE.
Wow, sta succedendo davvero.
Da quanto tempo sognavo questo Remake? Non lo so, non mi ricordo, molto probabilmente dai tempi della PS2 e della nascente Compilation di Final Fantasy VII; sicuramente già ci pensavo mentre giocavo a Final Fantasy XII a metà degli anni zero del 2000, immaginando come sarebbe stato adattare questo o quello a grafica e sistemi rinnovati.
Con gli anni poi, il pensiero del Remake è diventato quasi un’abitudine, una di quelle cose su cui ci si trova a fantasticare ogni tanto con gli amici, un qualcosa che in qualche modo si dà per scontato che si realizzerà un giorno, ma che proprio per questo non sembra mai qualcosa di immediato e concreto.
Ovviamente in questo decennio non sono mancati falsi annunci, ma anche trollate della stessa casa madre, la più recente delle quali è quella del Dicembre 2014 linkata a inizio articolo, che hanno certamente contribuito a costruirmi una corazza anti entusiasmo piuttosto resistente; per questo, quando il giorno prima dell’E3 si è cominciata a diffondere la voce dell’annuncio, ho liquidato il tutto con un’alzata di spalle, sorridendo al pensiero di quanto improbabile mi sembrasse in quel momento una cosa del genere, visto il remaster in lavorazione.
Non ho mai avuto l’abitudine di seguire le conferenze in diretta, preferisco leggere i report riassuntivi il giorno dopo per dare un veloce sguardo agli annunci; anche stavolta non ha fatto eccezione e sono dunque andata a dormire senza minimamente pensare all’E3 e anche la mattina dopo non è certo stato quello il pensiero principe del mio inizio di giornata; tuttavia a un certo punto decido di collegarmi per vedere se ci sono novità riguardanti le serie che seguo… e vengo travolta da un’ondata di entusiasmo, messaggi e commozione che mi diceva che sì, stavolta era tutto vero!
E io?
Io niente.
Sì, non ho reagito.
Gelida come le lande di Asgard.
Nulla.
Zero Assoluto.
Da lì, ho passato praticamente tutto il giorno a dire:
“Sì, sono contenta. Bello.” :|
“Ok, sì, ma non crediate, non sono entusiasta come pensate.”
“Fortuna che non ero con voi al momento dell’annuncio in diretta, vi avrei rovinato la festa.”
eccetera, eccetera, eccetera.
Insomma, la corazza di cui sopra proprio non voleva saperne di rompersi.
Continuo tuttavia a cercare notizie e immagini; mi passano il trailer: lo guardo, ma sono costretta a farlo senza audio. Riconosco Midgar sin dai fotogrammi iniziali, ancora prima che venga inquadrato il piccolo e noto parco giochi; poi i vicoli della città, la sua gente, i fiori di Aeris e infine quei due che entrano in scena, probabilmente diretti alla loro prima missione.
Mi piace, mi strappa un sorriso.
Ma ancora no, non mi entusiasmo.
La corazza è sempre lì.
Intanto l’internet si è scatenato, sono partite le prime fanart, i primi meme.
E’ bello vedere l’emozione della gente, di amici e persone che pur sconosciute hanno avuto probabilmente il mio stesso percorso di attesa e speranza; e finalmente devo ammetterlo: tutto questo non mi lascia indifferente.
Avverto come qualcosa che si allenta dentro di me, come una sensazione di aria fresca… continuo quindi a scorrere tra le immagini di festa e celebrazione e infine, la vedo.
Un’immagine semplice, una gif animata del Cloud del trailer, con sopra la frase che, scopro poi, accompagna le immagini del suddetto video: THE PROMISE HAS BEEN MADE.
La promessa è stata fatta.
E d’improvviso sento la corazza sbriciolarsi in un milione di sfumature di luce (cit.) e vedo la pianura e il cielo intorno a Kalm aprirsi davanti al mio sguardo, come la prima volta – ormai 16 anni fa – che sono uscita da Midgar, con nelle orecchie una delle melodie più belle del mondo.
E finalmente mi entusiasmo, no, mi commuovo proprio a dire il vero… e un po’ piango.
Piango facendo uscire fuori tutti i dubbi e le incertezze che mi impedivano di lasciarmi andare… perché non è che la notizia non mi entusiasmasse, la verità è che non volevo, avevo timore di emozionarmi e crederci; un po’ come Aiolia, che incontrando Saori viene finalmente a sapere dopo tanto tempo la verità su Aiolos, ma non riesce subito a buttarsi tutti quegli anni di bugie alle spalle, ha paura di credere che sia tutto vero, arrivando a rivolgere il pugno contro la sua Dea… “un disperato e inutile tentativo di resistenza” direbbe il mio husbando n.2 dai capelli color del fuoco… e avrebbe dannatamente ragione.
Comunque, da lì in poi è il delirioooooooo! Torno a rivedere il trailer, stavolta col sonoro attivato e sento finalmente per intero il discorso che accompagna le immagini; devo dire che sono grata di averlo visto con l’audio solo dopo il… disgelo interiore, perché prima qualsiasi cosa avessi udito sarebbe rimbalzata sopra la corazza; da sempre le immagini hanno un impatto maggiore su di me rispetto alle parole e ai suoni, quindi non mi stupisce che sia stato il VEDERE quella frase a sbloccarmi; gusto quindi sia il filmato che il narrato e dal trailer passo poi a spulciare i video di reazione; sì, so che c’è la possibilità che siano preparati, fatti a posteriori e non in presa diretta… ma anche se così fosse non mi importerebbe, perché so che l’emozione espressa è vera ed è quella che ora sono libera di provare anch’io.
E poi si ritorna alla girandola delle fanart e dei meme, si inizia con le ipotesi, le speranze e le paure, con i “MIO DIO VEDREMO QUESTO IN HD!” o con gli “OMG, SPERIAMO CHE QUELLO LO LASCINO!” e si cominciano a passare in rassegna le prime interviste e dichiarazioni ufficiali post annuncio.
Ma tutto questo è contorno.
L’importante è un’altra cosa.
La promessa è stata fatta… e loro stanno tornando.
Le speranze
QUELLE DI AERIS | CHE SONO TANTE E SCONNESSE
Final Fantasy VII è – insieme a Saint Seiya – il mio più grande amore. Sono due relazioni molto diverse, tipo che con Cloud sono in luna di miele da quasi 20 anni, mentre con i Cavalieri sono sempre sul punto di divorziare. Questa consapevolezza mi permette di continuare a vedere il gioco come la cosa più bella e perfetta che sia mai stata creata; tant’è che lo ri-gioco regolarmente qualcosa come una volta all’anno. E’ impossibile che cambi qualcosa in tal senso, ed è il motivo principale per cui sono aperta ad un Final Fantasy VII diverso.
Prima le cose semplici, il gioco. Su game-play e battle-system sono sostanzialmente abbastanza tranquilla. Il grandissimo culo, a questo giro, è che gli sviluppatori hanno una solida base da cui partire, ossia il Materia System che – senza stare a scendere nei dettagli – è da considerarsi come l’antenato dei Gambit di Final Fantasy XII. La possibilità di avere qualcosa di figo è davvero altissima; la Materia infatti è un sistema di combattimento semplice, intuitivo, efficace e totalmente personalizzabile allo stesso tempo. In tal senso, uno svecchiamento con qualcosa di più dinamico e veloce, sarebbe davvero perfetto. Che poi non ve lo sto nemmeno a spiegare, il mio hype quando mi metto a pensare a cosa potrebbero diventare la Super Nova e Bahamut Zero.
Lo stesso discorso vale per le sidequest, i minigiochi e compagnia varia. Potrebbero anche aggiungermi la Leggendaria Sesta Weapon e mi andrebbe benissimo; che così i fan delle urban legend possono dichiarare la loro sofferta vittoria. Poi voglio l’outfit di Cloud donna, e pure quelli da Wall Market di Aeris e Tifa. Voglio poter reclutare Emmy e Ruby nel party e – soprattutto – pretendo Mukki in tutta la sua bellezza. Ah, poi c’è la cosa più importante: il bug W-Item, non correggetelo.
La storia ed i personaggi, invece, sono un altro paio di maniche. Dubito che andranno a cambiare il plot generale, figuriamoci, ma quello a cui tengo maggiormente è che vengano preservati i dettagli importanti. Final Fantasy VII è un gioco che vive di particolari e piccole/grandi scelte, e la cosa che desidero maggiormente è ritrovare tutto questo. Voglio vedere Aeris e Tifa insieme nei momenti di pausa. Voglio decidere con chi andare al Round Square e pretendo di poter continuare a scegliere fino a che punto spingermi con Tifa sotto l’Highwind. Voglio ri-vedere le reazioni di tutti alla morte di Aeris: da Tifa che le sistema i capelli, sino a Cid che volge lo sguardo verso il cielo, passando per Cait Sith che fa il coglione, concludendo con Yuffie che scoppia a piangere sul petto di Cloud. Perché sono questi i dettagli che rendono Final Fantasy VII un gioco splendido. Se poi mi aggiungete un Cloud che pensa a tutti i momenti che ha passato con lei mentre la lascia andare in acqua, venite pure a raccogliermi con un cucchiaino. Ah, voglio anche continuare a svenire ed a perdermi ad ogni passo durante l’esplorazione al Great Glacier. Grazie.
Poi c’è il Character Design, affidato a Roberto Ferrari, che spero non sia uguale a quello sviluppato con Advent Children. Sono consapevole che – purtroppo – lo stile di riferimento sarà più o meno quello, ma la mia speranza è che venga sporcato dai tratti visti in Crisis Core e, soprattutto, Dissidia.
E non dimentichiamoci dei desideri più materiali, quelli che attanagliano i collezionisti come me: le figures. Sono quasi 20 anni che sogno la produzione di una linea che non si dimentichi regolarmente di Barret, Cid o dei Turk. Forza, che quelle di Advent Children non valgono.
In ultimo c’è il desiderio impossibile, quello in cui proprio non spero nemmeno: avere un gioco totalmente open-choice. Un gioco dove la trama originale e sviluppi nuovi riescano a coesistere grazie alle scelte del giocatore stesso. Lo so, è un’idea troppo figa per questa Square-Enix, ma tant’è.
QUELLE DI SW@N | CHE SONO TANTE E MIRATE
Mettiamo subito in chiaro una cosa, cari Nomura&co.-san:
IL WALL MARKET NON SI TOCCA!!!11!!!11!11!1!11!!!1111!!!!!!1!11!!11!!
No, seriamente, per me questo potrebbe addirittura fare la differenza tra acquisto e scaffale: non solo perché questa sezione di gioco è stata una delle prime parti che ho sognato di vedere in HD in tutti i suoi aspetti, con il suo essere così deliziosamente nonsense e altrettanto così ben integrata nella storia, ma perché rappresenta quello che per me è sempre stato uno dei maggiori pregi di Final Fantasy VII: il magnifico equilibrio tra momenti drammatici e momenti leggeri e la mia speranza più grande è proprio che si lavori bene per mantenere questa armonia, così come spero che ci si mantenga estremamente fedeli alle caratterizzazioni dei personaggi e alle relazioni tra loro e con il giocatore… no appiattimenti o banalizzazioni, please, soprattutto per quanto riguarda la… geometria, grazie.
Sono invece pronta a (quasi) tutto per quanto riguarda sistema di battaglia, meccaniche di gioco e ampliamenti/aggiunte, probabilmente anche grazie alla Compilation di Final Fantasy VII che negli anni mi ha già abituata a pensare a FF7 non come a un qualcosa di unico, granitico e ristretto al solo gioco originale, ma come a una galassia in espansione, con il capitolo principale nel ruolo di stella guida e le altre opere a contorno a mo’ di pianeti e satelliti.
Che vi saranno dei cambiamenti lo do per scontato, lo implica la stessa parola remake, rifacimento e anzi, anche se so che molti non saranno d’accordo, vi dirò di più: non solo lo do per scontato, lo trovo anche giusto, sia perché dal mio punto di vista sarebbe insensato mantenere alcune meccaniche vetuste dovute a limiti hardware e software dell’epoca, sia perché limitarsi a un mero upgrade grafico per un evento del genere la troverei davvero un’occasione sprecata; d’altra parte, qualora avessi voglia di giocarmi un gioco uguale all’originale avrei, per l’appunto, l’imbattibile originale.
Ovviamente ci sono anche meccaniche e aspetti del sistema così peculiari da identificare il gioco stesso, che quindi spero vengano mantenute e ben integrate, come ad esempio il sistema delle Materia, le nostre sferette preferite, importanti tra l’altro anche a livello di trama. Spero poi che mantengano i segreti, quei piccoli filmati e documenti da scovare nel corso del gioco e anzi, spero che ne aggiungano altri: ad esempio, io personalmente amerei leggere le altre 88 lettere di Aeris a Zack (<3), anche se so che mi strapperebbe il cuore e… a proposito, adorerei anche trovare nel giardino vicino alla casa di Aeris ed Elmyra tutti i carretti da fiori costruiti per lei da Zack, un piccolo omaggio che non toglierebbe nulla alla trama, ma che mi aggiungerebbe un sacco di FEELS… sì, sono un attimino fan di Zack, se non si fosse capito <3.
Capitolo DLC: da una parte li temo (Gold Saucer, anyone?), dall’altra spero in cose tipo costumi alternativi, come ad esempio un bel Barret vestito alla marinara come a Costa del Sol, Cloud fante o Vincent Turk, o i vestiti in versione Yoshitaka Amano come in Dissidia.
Non nego poi che anche a me piacerebbe l’inserimento di qualcuna delle leggende urbane nate negli anni su FF7, magari nemmeno come qualcosa di giocabile, ma anche come delle specie di Easter Egg da cercare in giro per il mondo, che so, un chocobo argentato qui, un qualcosa legato ai 100 tissue là… so che probabilmente la cosa non sarà nemmeno presa in cosiderazione ma, ehi, sognare non costa nulla, no?
Le paure
QUELLE DI AERIS | CHE HANNO UN NOME: NOMURA
Perché diciamolo chiaro: non è il game-play o il battle-system a preoccupare seriamente tutti quelli che Final Fantasy VII lo conoscono davvero, NO! E’ il fantasma della Compilation quello che temiamo. Sono le aggiunte di cazzate non necessarie che ci fanno morire di paura. E’ il pensiero di avere Genesis dentro il Reattore che non ci fa dormire la notte. Ma no, scusatemi, non è nemmeno questo in realtà, perché io Crisis Core l’ho adorato. Non sono un’ingenua e sono pienamente consapevole che la Compilation farà la sua parte in questo Remake, e mi sta anche bene, lo giuro, sono pronta ad accettarlo. Quello che non voglio è che tali elementi aggiuntivi vadano a sostituirmi gli eventi o le caratterizzazioni originali. Non voglio che per fare spazio ad uno Tseng che esce barcollando dal Tempio degli Antichi, mi venga sacrificato qualcosa di più importante, tipo chessò, Aeris che lo piange dicendo che forse era una delle poche persone che era riuscito a comprenderla. E non voglio che le caratterizzazioni viste in Advent Children, Crisis Core o Dirge of Cerberus abbiano ripercussioni sulla storia madre. Perché un conto è come può trasformarsi un personaggio in un contesto futuro o passato, un altro è tenere questi aspetti nella storia originale, vanificando – di conseguenza – il loro percorso di crescita (o decrescita, dipende dai punti di vista mi sa XD).
E, per concludere, c’è lui: il Triangolo; il famigerato Love Triangle Debate. No, non è come pensate; non voglio che esca una coppia canon da questo Remake, tutt’altro, è quello che temo. La cosa più bella in assoluto, di Final Fantasy VII, è il meraviglioso e perfetto equilibrio che raggiungono le relazioni tra Aeris, Cloud e Tifa. Incontrasi, lasciarsi, ritrovarsi, sfiorarsi… ma sempre nel momento sbagliato; come se quel “Timing is everything” di Tifa al Round Square, fosse la tag-line dell’intero rapporto tra i tre. La mia più grande paura è che il Remake annulli questa magia. Ammetto che questo timore sia in un certo senso infondato. Un po’ perché davvero Nomura qui rischierebbe la vita, un po’ perché neppure la Compilation ha osato toccare questo equilibrio; tutt’altro, non ha fatto altro che girarci attorno senza dire o aggiungere nulla di nuovo. Fortunatamente.
QUELLE DI SW@N | CHE… DOBBIAMO DAVVERO AVERNE?
Devo dire la verità: ho cominciato più volte a scrivere questa parte dell’articolo e altrettante volte sono tornata indietro, per il semplice motivo che… non ho granché da scrivere in realtà.
Ebbene sì, in tutta franchezza paure vere e proprie non ne ho, al massimo qualche preoccupazione, che si può riassumere sostanzialmente con NON TOCCATE IL WALL MARKET!!11!!!1!1!!!11!! il timore che possano fare un mischione di caratterizzazioni dei personaggi, tra gioco originale, prequel e sequel e togliere le scelte (sì, cavolo, voglio potermi godere il Gold Saucer in HD anche con Barret e Yuffie! Datemi più nonsense, muahahahahahahahah!), ma non è che io sia così spaventata a dire il vero, perché alla fine il mio amato gioco originale è lì a disposizione ogni volta che voglio farmi un giro nel suo mondo pixelloso.
Voglio dire, non è che tutte le copie di FF7 che vanno in giro da quasi vent’anni nel mondo si teletrasporteranno improvvisamente nel deserto del New Mexico all’uscita del Remake!
Quindi sì, sono abbastanza tranquilla.
Persino sul triangolo.
Per inciso: io amo follemente il triangolo e lo amo proprio per la sua incertezza, perché questa lo rende così umano e lontano dalla favola, senza per sempre tra i piedi o rapporti perfetti.
Quindi perché sono tranquilla?
Perché è vero che alcune sfumature del triangolo sono influenzate dal sistema di scelte, ma è anche vero che concettualmente è uno dei pilastri fondanti della trama ed esiste a prescindere da quello che il giocatore può decidere. Non è un’opzione, ma un punto narrativo fondamentale, perciò sono abbastanza fiduciosa in merito.
Quindi vedete un po’ che potete fare, Nomura&co.-san, nel caso so a chi inviare mail di protesta prima di tornare a giocare al gioco originale! :D
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Long ago, we looked upon a foreboding sky.
The memory of a star that threatened all burns eternal in our hearts.
In its wake, came an age of silence.
Yet with each fond remembrance we knew, those encountered were not forgotten.
That someday we would see them again.
Perhaps it was no more than wishful thinking.
But after the long calm there are now the beginnings of a stir.
The reunion at hand may bring joy, it may bring fear.
But let us embrace whatever it brings.
For they are coming back. At last the promise has been made.