Nel post precedente relativo a questa rubrica ho parlato della mia storia d’amore con Final Fantasy VII. La mia relazione con questo gioco potremmo definirla tranquillamente di tipo idilliaco. Una di quelle relazioni che, nonostante siano consolidate da tantissimo tempo, spesso e volentieri riescono ancora a stupirti. Io e Final Fantasy VII siamo in luna di miele da 15 anni e ci conosciamo talmente bene che ormai non abbiamo nemmeno più bisogno di parlarci. Tra di noi si è raggiunta una tale consapevolezza che le parole risultano addirittura fastidiose. Sono arrivata al punto da non essere nemmeno infastidita da tutti i progetti che sono nati attorno a lui nell’ultimo decennio; del tipo che tanto CHISSENEFREGA. Non posso godermi la vita se pretendo di fare tombola tutti i giorni. Certo; dispiace ma sti’cazzi, insomma.
Se io e Final Fantasy VII assomigliamo davvero tanto a Carl ed Ellie, io ed i Cavalieri ricordiamo molto da vicino quelle coppie lunatiche che si tirerebbero addoso piatti, forchette ed oggetti contundenti di vario genere. Quelle coppie che, nonostante abbiano ormai accettato i difetti reciproci (chiamasi rassegnazione), non possono fare a meno di risbatterseli in faccia a cadenza regolare perché proprio ti fanno incazzare a morte.
Oh Athena, vivere per la giustizia e gli altri è bello ma…
… è triste, com’è triste…
Il colpo di fulmine
Non fu un colpo di fulmine, proprio per niente. I nostri primi appuntamenti assomigliavano molto a quelli che si possono dare due persone per conoscersi e parlare di cose in comune, senza pensare che potrebbero mettersi insieme. Poi accade qualcosa e senti le farfalle nello stomaco. Sono sempre stata molto brava nel ricordarmi il momento; nell’imprimermi a fuoco nella mente quell’attimo in cui scocca la scintilla. Per Final Fantasy VII fu il viso di Aeris (record! 44 secondi!), per Lost la cold opening della seconda stagione, per Harry Potter lo Specchio delle Brame, per Via col vento “C’è già la guerra?”… Per Saint Seiya ci vollero 36 puntate e sì, l’Episodio 36 (la maiuscola non è un caso) è proprio quello.
E’ stato il momento in cui, nell’ordine, esplosero: la devozione per i Gold Saint, l’ossessione per Milo, l’amore per Saint Seiya e le ovaie che non sapevo nemmeno di avere. Ma andiamo in ordine, partire dall’Episodio 36 equivale ad un vincere facile; Saint Seiya mi piaceva anche prima dell’avvento di Milo dei Cavalieri d’Oro.
Il mio primissimo incontro con questo anime è avvenuto assolutamente per caso, spinto da uno zapping annoiato dalle repliche di Candy Candy che all’epoca veniva trasmesso con la stessa frequenza che da 15 anni abbiamo con Dragon Ball. Internet non c’era e le guide-tv erano fatte molto spesso a caso; senza contare che la stra-grande maggioranza di queste non aveva le programmazioni dei canali secondari. Questo, per noi poveri bambini di quegli anni, significava girare di canale in canale sperando di vedere qualcosa di nuovo dato che Mila e Shiro e Lady Oscar ormai li sapevamo a memoria. A quell’epoca ricordo chiaramente che ero ossessionata da Starzinger. Il guaio è che andava in onda su TMC e la mia televisione prendeva quel canale quando ne aveva voglia. Questa cosa mi frustrava molto perché la love story tra la Principessa Aurora e quello vestito di rosso mi intrippava tantissimo. Cerca di qui, cerca di là… Riprogramma l’antenna di lì e poi di qua e… boh, arrivo su Odeon TV (che fino a 2 minuti prima non c’era, lo giuro). Era il Marzo del 1990.
La prima cosa che vidi di Saint Seiya fu la sigla (direttamente da Odeon TV, ragazzi). Rimasi talmente tanto affascinata dal cavallo alato con cui si chiudeva l’opening che decisi di vedere anche cosa succedeva dopo. Quando ero piccola la sigla, infatti, era il test che un anime doveva superare perché io lo guardassi. Il guaio è che all’epoca le sigle erano tutte belle; spesso erano più belle anche dell’intero cartone. Alcune riuscivano proprio a trarti in inganno con quei disegni scelti appositamente per farti pensare che anche tutto l’anime fosse disegnato così. L’esempio principe resta sempre Il grande sogno di Maya; roba che quando poi iniziava l’episodio ti veniva da domandarti davvero se l’opening appena vista era quella del cartone che ti stava scorrendo davanti.
Il destino volle che il primo episodio su cui misi gli occhi fosse il secondo, ossia quello in cui Geki le busca da Seiya. Che fosse la seconda puntata si capiva chiaramente dal riassunto introduttivo e dal titolo dell’episodio che era “Il torneo inizia”. La cosa mi fece piacere perché voleva dire che non mi ero persa molto; in effetti sembrava una prima puntata anche quella. Ancora adesso sono molto affezionata a questo episodio; soprattutto perché fu qui che incontrai una delle principali ragioni che mi spinse a proseguire la visione di questo anime: non erano nè la storia nè i personaggi, bensì la musica. Il tema incriminato è Sad Brothers. Le musiche di Saint Seiya sono una costante nella mia vita; forse ancora di più dell’anime stesso. Le ascolto al pc, in macchina e nell’iPod. Seiji Yokoyama è la causa principale del mio amore verso le OST e le musiche strumentali.
Furono principalmente tre le cose che mi attirarono e suscitarono il mio ineteresse: i disegni (così simili a quelli di Versailles no Bara), il linguaggio e le musiche, appunto. Perché la trama, così come i personaggi, potesse appassionarmi davvero ed insidiare quello che fino ad allora era il mio anime preferito (no, non ne farò il nome, non ora), dovette arrivare l’episodio 30: “L’ira di Tisifone”; universamente riconosciuta come la puntata più rosa di tutto Saint Seiya, fatta solamente per arruffinarsi il pubblico femminile. Okey, ha funzionato.
Inutile dire che in quel momento dei combattimenti non me ne fregava più nulla; il mio interesse era chiaro: vedere se Seiya e Saori si sarebbero messi insieme, che negli shonen dell’epoca voleva dire baciarsi abbracciarsi dirselo sguardo languido. Da sottolineare il fatto che il mio tifo per questa coppia è durato circa sette minuti, giusto il tempo di vedere la scenata di gelosia di Shaina ed iniziare a shippare per lei. Cosa che, tra l’altro, faccio ancora a oggi… e a vuoto, ma tant’è.
Poi arrivò l’Episodio 36 e tutto cambiò. L’entrata in scena dei Dodici Cavalieri d’Oro è il motivo per cui i fan di Saint Seiya sono fan di Saint Seiya. Le reazioni di tutte le persone che si trovavano davanti alla televisione nel momento in cui Milo varcò la soglia delle Stanze di Arles furono più o meno le stesse in ogni parte del globo.
Grazie a quello che i fan chiamano amorevolmente “effetto mantello“, la popolazione femminile reagì in modo molto composto davanti alla comparsa di Milo ed alla rivelazione che personaggi che non avevamo mai cagato prima come Mu ed Aiolia fossero Gold Saint.
Da qui in poi la storia è abbastanza nota, non è più personale ed è valida per qualsiasi individuo che ami questo anime. L’appuntamento davanti alla televisione era diventato qualcosa di molto simile ad un rituale che avrebbe giustificato l’assassinio di un genitore, un fratello o di un qualsiasi essere vivente che tenesse occupato il telecomando. L’unica cosa importante era sapere quale Cavaliere avrebbe rappresentato il proprio Segno Zodiacale.
Ti prego, Babbo Natale, fa che il Cavaliere del mio segno sia il più forte di tutti…
Peccato che non fosse Dicembre, altrimenti le richieste per il Natale di quell’anno sarebbero state molto simili; con somma gioia dei nostri genitori che avrebbero potuto evitare di spendere soldi per il camper di Barbie o il costosissimo Trypticon. Non pensiate che tutto questo possa essere giustificato dal fatto di avere 8 anni. E’ così ancora adesso. In fondo al cuore di ogni fan di Saint Seiya c’è l’eterna convinzione che se il Cavaliere del proprio segno non è in grado di essere il più forte, non può mai, in ogni caso, essere il più scarso.
E poi, sul più bello… all’apice della storia, ecco apparire quella che è forse l’immagine che più di ogni altra è rimasta impressa a tutti quei poveri disgraziati che erano sul canale sbagliato nell’anno sbagliato:
Un cliffhanger assolutamente involontario ma talmente crudele e spietato che avrebbe fatto impallidire i Final Season di Lost. Chiunque abbia vissuto in diretta la prima messa in onda dei Cavalieri non può non ricordarsi di questa immagine. La gente comune, quando pensa alle horror house, si figura nella mente la casa di Psycho o quella di Profondo Rosso; ma noi bambini che eravamo davanti alla televisione quel fottutissimo giorno pensiamo sempre alla Quinta Casa. Per ben due volte (DUE, DUE), giunti all’episodio 52, l’anime ripartì da capo. Una cosa del genere, adesso, non creerebbe paura e terrore… ma nel 1990 non c’era modo di sapere perché e per come tutto questo stesse accadendo. I postumi di questo trauma infantile me li porto dietro ancora adesso, tanto che le puntate della Quinta Casa ormai tendo sempre a saltarle. Non ce la faccio a vederle. Ogni volta che mi metto a fare il re-watch ed arrivo alla puntata 52 sono colta dalla paura irrazionale che possa esplodere il lettore dvd o che qualche cataclisma decida di colpire la mia televisione.
Dopo un calvario di circa 6 mesi che mi educò molto severamente al concetto di serialità ed attesa, le puntate ripartirono su Italia7 con una nuova e spoilerosissima sigla. Mio fratello guardava la trasmissione regolarmente con me e fu proprio sua l’idea di iniziare a registrarle. La prima puntata che finì sulla VHS fu “Ritorno dall’Ade” che, come ormai l’intero mondo dovrebbe sapere, è l’episodio disegnato e diretto meglio di tutti i 114… e quindi nella top5 dell’intera animazione televisiva Giapponese (non è un parere, è un dato di fatto). A questo punto la strada ormai era segnata: le puntate venivano viste quella ventina di volte al giorno con tanti saluti alla mia vita scolastica che non si sarebbe mai più ripresa. Saint Seiya era diventato il mio anime preferito e nessuno sarebbe riuscito a togliergli questo primato. Nessun altro anime avrebbe potuto darmi qualcosa di più bello di Milo, Shaka, Camus, Saga e Asgard. E così è da 23 anni.
Cosa vuol dire amare Saint Seiya
Su Saint Seiya ho davvero tantissimo da dire. Potrei stare qui a narrarvi di tutti i suoi pregi, come dei suoi difetti. Potrei raccontarvi del mio amore per i personaggi e di chi è più forte di chi. Potrei passare ore ad elogiarne i disegni, lo stile, i dialoghi e le musiche. Potrei anche sfotterlo ed iniziare a ridere amichevolmente di tutti i What the fuck che si incontrano nel corso della storia… ma non lo farò. Ci sarà tempo per questo. Adesso vi dico cosa significa stare con Saint Seiya.
Io e Saint Seiya stiamo insieme da 23 anni e 6 giorni. I primi 10 anni sono stati sostanzialmente molto tranquilli: ci si parlava, ci si capiva, ci si conosceva e ci si accettava. Non era perfetto, e la lettura a posteriori del manga non aiutò certamente da questo punto di vista, ma si chiudeva un occhio insomma. Stare insieme vuol dire anche accettare i difetti reciproci, riderci sopra ed andare avanti. Non avendo nessuno con cui condividere questa relazione, l’unica cosa che potevo fare era parlarne con me stessa. E poi, nell’ordine, arrivarono: internet, il fandom e gli OAV di Hades. Oh, sì… Hades. La saga più bella del manga; quella che pregavamo di vedere realizzata da quando la scoprimmo leggendo l’edizione Granata Press con l’inchiostro che ti rimaneva attacco alle dita. La saga del Muro del Pianto, dove… dove i Gold… OMG! Non riesco a dirlo (guardatelo, sarà anche animato e disegnato con i piedi ma… Dio).
Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, il fandom di Saint Seiya non ha mai subito battute d’arresto. Non conosciamo il significato di questa parola, sul serio. Non appena approdata su internet nell’ormai lontano anno 2000, una delle prime cose che feci dopo aver googlato digitato su Virgilio “Aeris Cloud bacio”, fu quella di iniziare a parlare con altre persone di Saint Seiya. Fu l’errore più grande della mia intera esistenza. Ci misi circa cinque secondi per capire l’unica legge fondamentale: i fan di Saint Seiya non vanno d’accordo su nulla. Litigano per qualsiasi minchiata e ribadiscono gli stessi concetti 100 volte al giorno da 23 anni. Se non si riusciva a trovare un punto di incontro su un’opera che sembrava essere archiviata ormai da oltre 15 anni, cosa sarebbe potuto succedere se all’improvviso si fosse deciso di rilanciarla con 108.000 progetti contemporaneamente? Facciamo due conti:
- 1985 – 2001: 1 manga, 1 serie televisiva da 114 episodi e 4 film. (FUCK, YEAH)
- 2002 – 2013: 3 manga, 1 film, 57 OAV ed una serie televisiva da 51 episodi. (WTF)
Signore e signori, amare Saint Seiya è un incubo. E’ una condanna. E’ una maledizione. Ragazzi, davvero, non sto scherzando. Amare i Cavalieri è bellissimo finché ti limiti a farlo da solo, nella grigia solitudine della tua camera, abbuffandoti di gelato al cioccolato mentre assisti per la centesima volta al sacrificio di Shiryu o alla morte di Hyoga Camus all’Undicesima Casa. Nel momento preciso in cui si decide di volerne parlare in modo costruttivo con altre persone, anche per il solo piacere di confrontarsi, è finita. Sui forum di Saint Seiya, invece del semplice saluto di benvenuto, dovrebbero aggiungere “all’inferno”. Resto sempre sorpresa quando spulcio altri forum e leggo le opinioni di persone che sanno discutere e, soprattutto, cambiare idea. In questo fandom tutto questo non esiste. Non c’è un solo argomento che metta tutti quanti d’accordo. Non esiste.
La cosa drammatica è che Saint Seiya è un’opera di una facilità disarmante. Non è difficile, l’ha scritta Kurumada. Non c’è nulla di complicato; eppure tutti la pensano diversamente su qualsiasi cosa. Tutto questo provoca nei fan passionali come la sottoscritta istinti omicidi. Quando si discute su Saint Seiya in realtà si litiga. I Clerith ed i Cloti al confronto sono dei dilettanti. E’ per merito di Saint Seiya che adesso potrei rivoltarli come calzini. Il fan medio di Saint Seiya si alza la mattina, va in bagno, fa colazione e prima di connettersi ai forum si fa il segno della croce. L’unica cosa in cui spera è che, durante la notte, nessuno abbia scritto qualche cazzata su qualsiasi cosa. Speranza vana. Il topic, infatti, è andato avanti di 10 pagine, ci hanno scritto tutti e tu non sei d’accordo con nessuno.
Gli argomenti della discordia sono i più disparati. Si va dallo storico Shaka vs Saga, al manga vs l’anime, passando per la continuity delle varie opere spin off nate nell’ultimo decennio. Poi c’è il doppiaggio del quale NON si poteva parlare. True story. Nel 2001, quando ancora la serie di Hades non era arrivata, discutere del doppiaggio storico su certi forum era proibito; pena il ban. Una scelta che all’epoca mi vedeva assolutamente contraria, adesso ne sarei la prima promotrice, probabilmente. Ma questi sono argomenti anche tutto sommato degni di nota che potrebbero giustificare le notti insonni passate a pensare alla risposta da dare nel giorno seguente… La verità è che si riesce a litigare anche su delle vere e proprie minchiate come il merchandising o su aspetti assolutamente oggettivi come quelle schifezze del Meikai e dell’Elysion che alcuni non riescono a definire brutti osceni innominabili solo perché c’è scritto Saint Seiya davanti.
Amate Saint Seiya? Benissimo. Continuate a farlo da soli perché se iniziate a parlarne con altri presto vi scoprirete ad odiarlo. Il miglior consiglio che posso darvi per vivere serenamente questo fandom è quello di trovare una persona che la pensa come voi su diverse cose e parlarne solo con lei. In 13 anni ne ho trovate due e, nonostante si sia in perfetta sintonia, ci sono quei 100 argomenti che di comune accordo abbiamo deciso di non affrontare perché altrimenti non avremmo più nessuno con cui parlare di Saint Seiya e, alla fine, cazzo se vogliamo parlarne.
tutta vera la seconda parte dell’articolo XD
immagino che lo spoiler della sigla siano Milo e Shura no?
Immagini benissimo.
Soprattutto se contiamo che Shura non si era ancora mai visto e che Hyoga lo avevamo lasciato dentro al cubetto di ghiaccio. X’D
io comunque ho imparato ad evitare (almeno in parte, mai totalmente) “l’isteria da saint seiya” semplicemente spostando l’attenzione su altri animanga che NON siano roba di punta/di successo ^^”
Io per evitarla mi sono aperta il blog. Così ne parlo da sola. Come ai vecchi tempi. Ahah! X’D
Io sono uno dei fan che si nasconde xD Non ho eccessiva voglia di scatenare flame epocali, quindi mi accontento dei miei punti di vista, che per inciso sono perfetti u.u
Quanta saggezza in così poche parole.
Mia Regina, come al solito il Tuo Primo Cavaliere concorda in tutto e per tutto con te.
Lollosissimo articolo, bravissima.. Hai davvero talento. In alcuni punti sono morto dal ridere, chicca geniale le immagini a condimento dell’emozione che ispirano le parole
Hahahaha Comunque, tanto per restare in tema..
MILO rulezza (era da un po’ che non lo scrivevo ;-)
Grazie Aldy.
Ah, una di quelle DUE persone sei tu; ovviamente. X’D
L’avevo pensato, ma volevo sentirmelo dire da te :wub:
Signori e Signore questa donna è un MITO! Complimenti davvero! Da circa 23 anni, come te, sono innamorato pazzo dei cavalieri, sono un caso perso, davvero incurabile… per questo mi sono gustato quello che hai scritto dalla prima all’ultima parola… il solo ripensare a quello stramaledetto “doppio reset” di Odeon mi fa venire i brividi… e ti dico anche che per me la maledizione è continuata fino al 2004! a parte il comportamento sadico di Odeon, ti potrei raccontare il caso di Junior TV (rete regionale) che dopo l’episodio 52 fece partire “Cara Dolce Kyoko”, o quello di teleroma56 che, totalmente senza preavviso, cambiò l’orario della messa in onda (dall’episodio 53 in poi), una volta mi ricordo persino lo spostamento della serie da un canale all’altro! (anche qui, con lo spacco tra gli episodi 52 e 53). Nel momento in cui “riscoprivo” la messa in onda, già c’era Virgo e i suoi “miserabili” discepoli. Il risultato di tutto ciò? In un modo o nell’altro sono sempre riuscito a vedere la serie intera, tranne un episodio… che sognavo anche la notte… “Nobile Cassios” che ho dovuto aspettare il 2004 per vederlo su SKY!!!!!! Persino Italia 1 mi fece lo stesso scherzetto nel 2001, semplicemente “saltando” l’episodio. Ancora mi ricordo come mi batteva il cuore ogni volta che arrivava “il giorno dell’episodio 53…”.
L’episodio 53 ha un karma incredibilmente negativo. Anche qualche mese fa è successo e l’hanno rimandato. Da non crederci.
Comunque c’è da dire che facevano gli spostamenti a caso all’epoca e, soprattutto, non si avevano mai date certe dopo gli spostamenti di palinsesto, tanto che mi perdevo regolarmente sia l’episodio 53 che i due dedicati a Pavone e Loto. Fortunatamente quando lo rividi su Italia7 centrai la seconda di Shaka; da lì in poi iniziai a registrarle tutte, recuperando le vecchie ad ogni ri-trasmissione. TUTTE MA MAI NOBILE CASSIOS! Sono riuscita a vedere questa maledetta puntata solamente con l’uscita dei DVD, pensa te. Quando Italia1 li ritrasmise tutti ero lì, pronta finalmente a gustarmelo, ma nulla… GITA SCOLASTICA IN QUEI GIORNI. VOLEVO MORIRE! MORIRE! Sempre e solo lui mi mancava. Per una cosa o per l’altra lo mancavo sempre, sempre.
Incredibile… non riesco proprio a trovare una spiegazione logica… sempre tra il 52 e il 53… sempre là il casino… tra l’altro era anche un episodio fantastico… ho quasi 30 anni e ancora mi commuovo nel vedere l’estremo sacrificio d’amore di Cassios! (qualcosa di simile, anche se in maniera minore, mi scatta anche quando sento Orion parlare di Hilda… “Lei che amava Asgard e la sua gente più della sua stessa vita! La mia regina!”). Accidenti, di nuovo mi sto dilungando troppo con i commenti… hai ragione tu, è come una droga, non ci si stanca mai di parlare dei Cavalieri. Comunque è pazzesco, poco prima che tu scrivessi “Shaka vs Saga” mi son detto: “ma dai, figuriamoci se potrei arrabbiarmi su un forum discutendo di cavalieri, sono un tipo diplomatico io…” e invece, ti lascio immaginare :-)
Orion, oh Orion. Non parlarmi di Orion e di Asgard che poi inizio io a dilungarmi. <3
Cmq non c’è da preoccuparsi. Non esiste diplomazia quando si parla di Shaka e Saga.X’D
OMMMIODIO, ma questo post è meraviglioso. Te lo condivido subitooooooooo. Ho riso e pianto, allo stesso tempo, per tutta la lettura. Sembravo Saga dai tanti sbalzi di umore che mi hai provocato. Eheheh!!!!
Complimenti per come scrivi anche. All’inizio ero intimorita dalla lunghezza del post, ma alla fine era talmente scorrevole che il tempo è volato e non mi è pesato affatto.
Già che c’ero ho dato un’occhiata anche alle tue top5 ed alle fazioni sui Gold. Inutile dirti che hai tutta la mia immensa STIMA! Forza Shaka, ALE’ ALE’!!! Ti seguirò. :)
Ecco quà… lo sapevo io…
Una Dimensione Oscura di quà, Un Esplosione Galattica di là e il caro Shaka se ne va…
Forza Sagaaa, ALE’ ALE’!!!
@Sabry Chan: grazie mille. Troppo buona. :)
@Folleprivodisenno: ho il timore che il nostro magico idillio sia appena terminato. X’D
Hahaha! :-D Mi sa di sì mannaggia… ma anche se Saga è il mio preferito indiscusso, onestamente, non potrei mai dire che Shaka sia inferiore a lui, sarebbe un’eresia, non si può… sono sullo stesso piano del podio, naturalmente al primo posto.
Vabbeh, ma la forza è sempre un discorso a parte. Anche se Shaka o Saga fossero i fanalini di coda dei 12, caratterialmente sono e rimangono dei signori personaggi. That’s it.
Siccome sua eccellenza mi sembra a conoscenza di ogni cosa dell’argomento, mi sai dare il titolo della canzone quando Seiya scocca la freccia che colpisce in fronte nettuno? Per intenderci quella che parte a 1:00 qui ;)
http://www.youtube.com/watch?v=vOgCufASwKw
E’ la versione strumentale di Soldier Dream, la mia opening preferita. *_*
http://www.youtube.com/watch?v=0qdRQ3LZa3A
Traccia 9 della OST di Asgard: “Saint Legend”. Comincia dal minuto 1:57 circa. <3 <3 <3
sei una santa ;_; ora devo solo trovare il titolo della strumentale di blue dream, quando alcor porta via mizar in braccio dopo il combattimento con phoenix *_* se sai anche questa sei L’IDOLO.
Non è la strumentale di Blue Dream, anche se un po’ ci somiglia.
http://www.youtube.com/watch?v=D1FQz71ISKA
Traccia 11 della OST del Film di Asgard: “Under the Wood of the World Tree”. Proprio all’inizio.
PS: è la musica con cui si conclude il Sanctuary. Fa venire i brividi, soprattutto sul finale quando inizia la parte corale. ;_;
PPS: se vuoi anche la strumentale di Blue Dream allora puoi andare qui
http://www.youtube.com/watch?v=m2QJi8n1mGo
Traccia 11 dell’OST di Asgard: “Dream Traveller”. La senti, ad esempio, quando Seiya corre verso il combattimento con Orion. <3
E' stupenda, soprattutto quando inizia la parte al piano. E' la mia ending preferita. ;___;
PPPS: cmq ho tutti i CD originali, se ti servono i pack basta chiedere ;)
… chiedo.
Comunque sono sicuro che alcor porti via mizar con dream traveler. dammi un oretta e lo dimostro.
http://youtu.be/6r0gZoCjViM?t=30s
;) Tutte e due, nella puntata prima c’era l’altra.
Sì, sì… Alla fine ci sono entrambe. *-*
“Under the Wood of the World Tree” viene considerata la classica per quella scena dato che è proprio quella da episodio; mentre “Blue Traveller” è messa nel riassunto con le aggiunte di Seiya e gli altri che corrono felicemente per BUSCARLE da Orion. Poretti. X’D
PS: Se ti interessano i pack basta metterci d’accordo. Mi piace divulgare nel mondo una OST meravigliosa come quella di Saint Seiya. ^o^
dimmi tu come si può fare… ;) ti contatto per mail?
La mail è aeris_82[chiocciola]libero.it
E’ anche il mio contatto skype, nel caso tu l’abbia. Altrimenti trovi i miei indirizzi per social network vari nella colonna a destra. X’D
Davvero simpatico l’articolo… :-)
Concordo da morire !!!
Vogliamo parlare della inquadratura sulle ginocchia di Virgo mentre cammina verso Phoenix ?????? :-)
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Mi ha mangiato un pezzo di commento:
“Ritorno dall’Ade” che, come ormai l’intero mondo dovrebbe sapere, è l’episodio disegnato e diretto meglio di tutti i 114…
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concordo da morire su questo ;-D
complimenti x il blog è stupendo aspettiamo altre pubblicazioni!! magari anche sul settore cel!