Posted on 30 Apr, 2015 by Sw@n --- 3 commenti

Salve a tutti! Mi presento, sono la fantomatica Special Guest del blog, Sw@n!
Sì, proprio colei la cui inquietante presenza aleggia da un po’ nella pagina, com’è possibile notare dal profilo nella colonna qui a destra; tuttavia, non avevo ancora avuto il piacere di scrivere nulla nello spazio messomi gentilmente a disposizione dalla boss Aeris… si può dire che stavamo entrambe aspettando l’occasione giusta per dare il via a un lavoro a quattro mani e la nuova serie di Toei dedicata a Saint Seiya, Soul of Quality Soul of Gold, ci ha infine offerto la chance perfetta. Come detto dalla stessa Aeris, non è detto che un recap di questo genere sarà fatto per ogni puntata; ci piacerebbe, ma non possiamo garantirlo.
Detto questo, andiamo a incominciare con le mirabolanti meraviglie offerte dal secondo episodio di Soul of Gold:

Ep. 02 / Rivelati! Segreto di Yggdrasil

The story so far…

Una luce cade dal cielo nelle gelide lande di Asgard: è Aiolia, Gold Saint del Leone, riportato in vita da Toei mano misteriosa per vendere i nuovi Myth EX motivi altrettanto misteriosi dopo la battaglia nel Meikai. Con lui, in quelle fredde terre dove ora governa Andreas, che ha preso il posto di Hilda, caduta ammalata, sembrano essere tornati anche gli altri Cavalieri d’Oro.
E poi la Greatest Eclipse (forse… ?), l’Yggdrasil, il portatore dell’Unico God Warrior Frodi di Gullinbursti con i suoi sei colleghi e le God Gold Cloth… THIS IS SOUL OF QUALITY!

L’immagine di anteprima durante il conto alla rovescia prima della puntata… cominciamo bene… !

Dopo lo scontro con Frodi, Aiolia è ancora sofferente a causa dei marchi scuri che continuano a comparire sul suo corpo; Lyfia lo sostiene mentre camminano nella neve, discutendo di come anche gli altri Gold Saint siano molto probabilmente rinati in Asgard; alla fine i due giungono a una casetta vuota e non appena entrato, Aiolia crolla a terra stremato, trascinando giù anche Lyfia.
Per un attimo i sostenitori della coppia Aiolia x Marin annaspano, tuttavia la ragazza, comprendendo con invidiabile empatia il momento di difficoltà del Saint, prende e SE LO SCROLLA BRUTALMENTE DI DOSSO, facendo anche un commento sul fatto che sia pesante.

Palla fuori e rimessa dal fondo,
la situazione tra le due ship si mantiene dunque sullo zero a zero.

Nel frattempo Lyfia sembra aver finalmente raccolto Aiolia dal pavimento gelato e acceso il fuoco; nonostante ciò, la situazione del poveretto non sembra migliorare molto dato che i marchi continuano a tormentarlo, anche se lui da bravo eroe kalos kagathos (no, non è una parolaccia) cerca di rassicurare la ragazza; di fronte a quella manifestazione di potere oscuro e sovrannaturale, Lyfia comincia giustamente a preoccuparsi… della mancanza di acqua (ma dai, con metri e metri di neve da sciogliere a disposizione!) e cibo nella casa.
Esce quindi di corsa alla ricerca di rifornimenti fino al vicino villaggio, nel quale però sembra non esserci nessuno.
Sfinita, la ragazza sviene nella neve.

Per la serie: Asgardiani che muoiono di freddo, parte seconda

Ma per sua fortuna un alleato si nasconde nell’ombra!
Cliffhanger!
Sigla!
… sigla?
Esatto, a differenza del primo episodio, stavolta la sigla d’apertura c’è!
Con Soldier Dream nella versione dei Root Five (che a me sinceramente non dispiace, la trovo coerente con la serie), Aiolia che prende a capocciate il Muro e gli altri Gold in sfilata, un terzetto inedito per l’Athena Exclamation, Camus e Milo impegnati in un fanservice una guerra di mille giorni, i Gold in cerchio sul finale con Milo sempre in posa meglio di Barney Stinson, ma soprattutto Aiolia e Lyfia che si tengono per mano!

Un contropiede fulmineo che brucia la difesa avversaria!
Lyfia-Marin 1-0, goal che raggela il settore ospiti pro Marin!

Fine sigla e Lyfia si risveglia in un fienile, assistita da Kiki un ragazzino del villaggio che le porge dell’acqua; nel mentre fa il proprio ingresso il suo misterioso salvatore, Aries Mu, che già da un po’ si trova in quel luogo; il Gold Saint, che non svela immediatamente la propria identità, afferma che al suo arrivo il villaggio era già vuoto e che ispezionandolo, aveva avuto l’impressione che gli abitanti fossero spariti all’improvviso.
A quel punto Lyfia avverte l’oVVoVe che si nasconde nei recessi di quel posto e dai racconti del ragazzino superstite capisce che il responsabile di tutto è Fafnir di Nidhogg, God Warrior col dottorato, che ha giurato fedeltà ad Andreas per uscire dal precariato grazie a un contratto a tempo indeterminato come capo delle ricerche sull’Yggdrasil.

Mu, il baby sitter del Santuario

Lyfia non ci sta e temendo per gli abitanti del villaggio (e completamente dimentica dell’urgenza di portare soccorso e rifornimenti ad Aiolia che aveva fino a un minuto prima), decide che andrà e risolverà la situazione, ma a quel punto Mu la ferma, rivelandosi come Sacro Guerriero d’Oro di Atena.
Nel mentre, in un altro luogo di Asgard non ben specificato, Taurus Aldebaran si ritrova di fronte a un simil Colosseo, perplesso.

Entrato lì dentro, scopre che a menar le mani nell’arena infiammando la folla è nientepopodimeno che il redivivo Libra Dohko, che dopo una vita di oltre 200 anni passata a incartapecorirsi (letteralmente) davanti a una cascata in nome di Atena, ha deciso di fregarsene e godersela un po’, facendo casino per tentare di far uscire nemici e alleati allo scoperto.

La scena si sposta quindi al bar (no, giuro), dove Dohko, con ancora la Gold Cloth addosso, ma senza più gli scudi (riposti nello scrigno per maggior praticità? Dimenticanza dovuta alla QUALITY? Venduti per pagare il beveraggio?) e Aldone, con la maneggevole Pandora’s Box del Toro appoggiata lì accanto a lui, si concendono un bicchierino, rigorosamente on the rocks (tocco sempre gradito con temperature esterne che sfiorano lo zero assoluto); tuttavia Aldo non sembra nel giusto spirito per godere del Sacro Nettare, molti pensieri si affollano nella sua mente: chi li ha riportati in vita e perché? Che qualcuno li stia usando? Loro hanno i loro doveri verso Athena, eccheddiamine! Dohko, con la saggezza dei suoi 200 e passa anni, lo guarda comprensivo invitandolo a smettere di attentare alla propria vista con eccessive elucubrazioni

Non vorrai fare la fine di Shiryu?

e da bravo maestro, quando viene richiamato nell’arena da un God Warrior, Heracles di Tanngsnir (che diventa anche Hercules nei sub), per rafforzare le parole con la pratica, molla impunemente la battaglia ad Aldo grazie alla leggendaria tecnica segreta del Sacro Scaricabarile, facendo in modo che il Toro scenda in campo per trovare le risposte che cerca.
Intanto, vicino al piccolo villaggio in cui si trovano Lyfia e Mu, Fafnir sta svolgendo i suoi esperimenti; dall’edificio adibito a laboratorio giungono urla strazianti, tanto che persino le guardie rimangono sgomente dinnanzi a tanta crudeltà; il God Warrior sente i loro commenti e la prende bene, promettendo loro un amichevole giretto del laboratorio in qualità di cavie. Tali ameni discorsi vengono interrotti dall’arrivo di Mu, intenzionato ad affrontare Fafnir; i due combattono, ma il cheat di Yggdrasil sembra avere la meglio e il Saint di Ariete finisce per essere catturato dal guerriero d’Asgard.

Stacco e torniamo da Aldebaran (sì, preparatevi, questa parte sarà un continuo rimpallo dall’uno all’altro Saint), che rivestitosi della sua Gold Cloth, è sceso nell’arena, ma sembra tuttavia restio a partecipare attivamente al combattimento, ancora preda dei precedenti dubbi.
Tutto questo mentre Mu, sul quale la scena di nuovo si sposta, sta per realizzare il sogno di ogni fujoshi saintseiyana: un Gold Saint legato e sottoposto a esperimenti non ben identificati in un’opera ufficiale del brand (no, i vestiti ce li ha ancora, non esageriamo adesso). Fafnir è esaltato dai risultati che sta ottenendo e… no, non c’è tempo per le spiegazioni, si torna di nuovo, seppur brevemente, da Aldone, ancora indeciso: essere o non essere? Lottare o non lottare? E se poi Atena s’offende? A quel punto però Heracles, che ne ha evidentemente le scatole piene, lancia un attacco verso gli spalti, dove ci sono anche dei bambini. Aldo, non vorrai certo permettere una cosa del genere, eh?!

E infatti.
Il Saint si pone a scudo delle persone in pericolo, venendo investito in pieno dal colpo!
Eh no, non di nuovo! E’ il grido che si leva dal fronte taurista.
Cliffhanger numero 2!
Si torna da Mu, ancora alle prese con gli esperimenti di Fafnir; il God Warrior, sicuro di avere la sua cavia in pugno, si lascia andare a commenti che danno al Cavaliere d’Ariete importanti informazioni su quello che sta succedendo con Yggdrasil. Mu percepisce inoltre qualcosa riguardo all’albero e decide che può averne abbastanza; espande il suo Cosmo, tanto che anche Aiolia lo avverte, risvegliandosi di soprassalto nella capanna in cui lo aveva lasciato Lyfia.
Proprio in quel momento la ragazza rientra e vedendolo sveglio, per la contentezza gli salta al collo.

E’ il goal del 2 a 0,
con i Marinisti che cominciano ad abbandonare gli spalti!

Aiolia è sconcertato, ma di nuovo non c’è tempo, nemmeno per spiegargli che sì, Aiolia, sono tette quelle premute sulla tua spalla, Lyfia lo avverte che uno dei suoi compagni d’armi è in pericolo.

Back to Aldone, ritroviamo Heracles che si sta bullando del nostro povero Gold Saint, dandosi al citazionismo becero:
“Sei per caso morto in piedi, Toro?”
e convinto della vittoria, invita nuovamente Dohko a scendere in campo; il Saint di Libra però gli risponde con una sonora pernacchia, dicendogli che, no, non è finita per niente:
“Non lo senti? Il palo che ti sta per volare nel…”
Heracles non fa in tempo a gridargli “Maleducato!” che un possente Cosmo scuote l’arena: è Aldebaran, vivo, vegeto e finalmente risoluto, essendosi ricordato che lui non è tipo da stare troppo a pensare ai motivi per combattere, queste quisquilie le lascia ad altri.
Mu invece nel frattempo sta spiegando a Fafnir che agire d’istinto non è cosa per lui e che solo quando comprende i motivi per combattere lui fa la sua mossa, concludendo, così come Aldebaran nell’arena, che prima o poi le risposte arriveranno da sole.

Aldo e Mu cominciano quindi a bruciare il Cosmo a manetta.
Nel laboratorio, Mu lancia a Fafnir uno Starlight Extinction che lo fa volare dall’altra parte della stanza, mentre nell’arena Adebaran espande il suo Cosmo a tal punto che il corno spezzatogli da Seiya alle 12 Case si ricostruisce da sé, più lungo, solido e decorato che mai!

Great Horn a braccia distese e Heracles viene spedito direttamente sulle tribune, altezza piccionaia, in preda allo stupore per il picco cosmico di Aldone.

DS profetico AGAIN

Nonostante tutto, sia Heracles che Fafnir sono danneggiati, ma non sconfitti: il cheat di Yggdrasil sembra continuare a fare il suo dovere. E’ lo stesso Fafnir che lo ribadisce a Mu, il quale gli risponde che sì, è vero ed inoltre il potere dell’albero s’è accresciuto ulteriormente grazie al Cosmo ciucciatogli via, ma che oh, tanto mica c’è solo lui di Gold Saint lì ad Asgard… e, ah già, il Leone s’è risvegliato.

MEOWRRRR!

Fa così il suo delicato ingresso in scena il nostro protagonista, abbattendo un muro con un poderoso Lightning Bolt; Fafnir capisce che non è il caso di stare a fare il supercattivo nella stessa stanza in cui ci sono due Gold Saint piuttosto incazzati e batte in ritirata al grido di “Tanto le informazioni che hai scoperto non ti serviranno a niente, gnè gnè gnè”.
Stesso ragionamento per Heracles nell’arena, che saluta il Toro e se ne va; sia Aldebaran che Mu crollano a terra, con addosso gli stessi segni scuri già comparsi sul corpo di Aiolia.
Grazie all’intervento di Mu, Aiolia e Lyfia, il villaggio e la sua gente sono salvi; l’Ariete, ripresosi, mette al corrente il Leone e la ragazza di quello che ha scoperto: c’è qualcosa di malvagio che cresce nell’Yggdrasil ed è quindi necessario dirigersi là al più presto; intanto, anche Dohko e Aldebaran sembrano essersi già messi in cammino verso l’albero.

Fine puntata e sigla finale (sì, c’è anche questa stavolta!): una spudorata, meravigliosa marchetta ai Myth, nella quale le God Gold Cloth vengono mostrate sia in forma di totem che indossate; tra i Gold schierati, infine, la sorpresa: la QUALITY regala, inaspettato, un sogno, c’è Dohko bishonen! Goditela Dohko, dopo 200 e più anni di cui molti passati da prugna, te lo meriti!

Post puntata: un uomo incappucciato e con un lungo unghione rosso minaccia con la sua voce da Sanzo Hoshi una povera guardia per farsi rivelare dove si trovino i God Warrior… misteriosa la sua identità / è un segreto che nessuno sa… sì vabeh, confessiamolo, l’abbiamo capito senza nemmeno vedere inquadrati te e quel poveraccio che eri tu, Milo!

Next Episodio, Desu, Aphro, Fanservice di Mille Giorni e Shaka con gli occhi aperti… hai mai sentito la QUALITY dentro di te?

Sw@n (8 Post) Sebbene non si possa definire erudita in nessuno di questi tre campi, è da sempre appassionata di videogiochi, fumetti e anime. I Gold Saint sono uno dei suoi amori più grandi sin dalla prima volta che hanno incrociato il suo cammino, tanto che è una dei pochi esseri umani al mondo a riuscire a decifrare i disegni di Episode G ed Episode G A.

 

3 Responses so far.

  1. Valfrin ha detto:

    recensione stupenda, ho riso come uno scemo per quasi tutta asd

  2. Sabry Chan ha detto:

    Finalmente sono riuscita a mettermi in pari anche con questo episodio! Complimenti anche alla nuova blogger; sono morta su alcuni momenti! Continuate così; è meraviglioso vedere che altre persone hanno preso la serie con questo spirito. Credo sia il modo giusto per gustarsela. ^_^

  3. Aldebaran ha detto:

    Hahaha fantastico! Brava Swan che mi hai commentato un Aldy decente. Il pezzo che mi è piaciuto di più però è quello della neve da sciogliere.. hajaha

Leave a Reply