Posted on 31 Lug, 2015 by Aeris --- 4 commenti

Previously on Soul of Gold…

La scalata all’Yggdrasil è cominciata e finalmente i rapporti di forza diventano gli indiscussi protagonisti della serie. Lo scopo: distruggere le Sette Statue delle Sette Stanze custodite dai Sette God Warrior. Sconfitti Heracles e Surt, e distrutte quindi le Statue di Jotunheim e Jaheim/Muspelheim, l’attenzione torna su Aiolia/Frodi Dohko/Utgardar Fafnir/Mu… ah no, Balder/Shaka. Perché, di cose in sospeso, non ce n’erano abbastanza.

Ep. 08 / Balder! L’uomo scelto dagli Dei

Il popolo Shakista è in fermento! Dopo aver passato 5 episodi nel grottino e 2 a correre in giro per le lande di Asgard, l’uomo più vicino agli Dei scende finalmente in campo. L’avversario? Un Dio. Più o meno. Perché si sa: un rivale normale, Shaka, non può averlo. A lui sono riservati solamente Guerrieri Immortali, Divinità o scontri in netto svantaggio numerico.

Quality… quality everywhere

Shaka non perde tempo e attacca Balder con il Rikudo Rinne, tecnica – lo sappiamo – utilissima e soprattutto risolutiva in Saint Seiya, quasi come l’Another Dimension, insomma. Il Cavaliere della Vergine illustra quindi a Balder il depliant turistico dei Sei Mondi di Trasmigrazione, e a questo punto capiamo che in effetti, sì, la Volta di Minosse il Rikudo Rinne una sua precisa utilità la ha: quella di prendere tempo per far risparmiare soldi alla regia che va a ri-pescare l’episodio 56 della serie storica riciclando buona parte degli sfondi.

Il taglio a fettuccine va un casino ad Asgard, lo sappiamo

Sono più o meno 120, i secondi in cui i capelli di Shaka mantengono questo taglio, vale a dire per tutta la durata del Rikudo Rinne, il che ci fa intuire che si tratti di una precisa scelta artistica. Davanti a questa consapevolezza, pure il fatto che Balder annulli il Rikudo Rinne passa inosservato, e nemmeno le parole di Andreas sulla forza del God Warrior riescono a destarci da questo torpore; d’altronde erano tutte possibilità che avevamo preso in considerazione da settimane, i capelli di Shaka, invece, no.

Cercasi Tenma Kofuku disperatamente

Lo scontro continua e, a quanto pare, Shaka non sembra aver imparato la lezione sulle tecniche risolutive in quanto lo vediamo sfoderare il Tenkuu Haja Chimi Mouryou, colpo di cui nemmeno il fandom è mai riuscito a capirne esattamente lo scopo; del tipo che è stato usato due volte e per altrettante si è rivelato come una colossale perdita di tempo. A questo punto Balder passa al contrattacco e finalmente Shaka azzecca la combinazione vincente: invoca il Khan che – ancora una volta – si conferma come la tecnica difensiva più efficace di tutto Saint Seiya. Gli Shakisti fanno la ola, si danno il cinque e stappano lo champagne… ma il Cavaliere della Vergine sembra affaticato e sorpreso, non è normale. Balder è forse un Dio?

La vera sfida della serie: Dohko vs Mu. Chi dei due riuscirà a non fare un cazzo?

L’attenzione si sposta all’interno di Helheim dove Dohko è occupato a fronteggiare il God Warrior di Garmr… ma sì, dai, Utgardar, quello che continua ad indossare una maschera con il solo scopo di trollarci tutti, ed il bello è che funziona pure visto che dopo 8 episodi siamo ancora qui a chiederci quali sorprese possa riservarci. Il Saint di Libra, però, continua ad essere distratto dalla presenza di Lyfia che, ancora in trance, si allontana dalla stanza per eseguire un’ultima missione. Che Dohko possa finalmente concentrarsi sul combattimento e fare qualcosa? No, non c’è tempo in quanto il testimone passa immediatamente alla Stanza della Saggezza dove Mu viene messo a terra da Fafnir. No, tranquilli, niente di grave, è solo che Fafnir è chiaramente una mezza sega e il Cavaliere d’Ariete non riesce a comprendere da dove possa scaturire tutta quell’energia. Il God Warrior, quindi, gli spiega che il merito è da attribuire interamente ai nuovi Zaffiri di Odino, più potenti grazie al boost delle povere cavie umane messe in incubatrice. Tale sfruttamento riesce a destare l’ira di Mu che finalmente sembra deciso a farla finita una volta per tutte, ma niente, ecco arrivare l’ospite inatteso a reclamare la sua vendetta.

Ti vogliamo bene

Desu irrompe all’interno di Svartalfheim e, senza tanti convenevoli, scatena il suo Sekishiki Meikaiha contro il God Warrior. A questo punto una cosa devo dirla però: Desu, amore mio, ma perché non la pianti di teletrasportarti anche tu nello Yomotsu? Voglio ricordarti che la tua tecnica separa l’anima dal corpo; a rigor di logica tu non hai bisogno di seguire lo spirito della tua vittima sino all’anticamera dell’Aldilà. Otterresti risultati migliori se ti limitassi a disintegrare il corpo – svenuto – dinnanzi a te. Il mio è solo un consiglio, chiaramente, ma è una cosa che mi piacerebbe tantissimo vederti fare; anche perché speravo che Shiryu ti avesse insegnato qualcosa, insomma. BTW, lo scontro sta finalmente per iniziare, ma lasciatemi applaudire la spavalderia con cui Mu riesce a divincolarsi non solo dal combattimento, ma pure dall’onere di distruggere la Statua – ormai indifesa – rimasta davanti a lui. Colpo di coda per il Saint di Ariete che con una mossa altamente furtiva ed improvvisa riesce a sorpassare Dohko nella maratona del più scarica-barile.

Bel tentativo, Balder, ma le sfighe di Mizar, Alcor e Luxor restano di gran lunga superiori. Riprovaci

Chiuso questo primo intermezzo con Death Mask, torniamo finalmente all’interno di Alfheim – la Stanza della Luce – dove Shaka viene, letteralmente, colpito dall’immancabile flashback. Il Guerriero di Asgard racconta di essere nato in un villaggio particolarmente povero e di aver passato buona parte della sua infanzia insieme ad un brutto cane e a gente malaticcia che evidentemente non godeva della giusta assistenza sanitaria. Balder, però, non sembra disporre di una particolare robustezza fisica e, a seguito di un’epidemia, l’intero villaggio ne paga le conseguenze. Ormai demotivato e completamente distrutto, si ritrova così a piangere al cospetto di Odino; ed il Dio, commosso dal suo cristallo del cuore cuore puro, decide di concedergli un corpo più forte, impossibile da ferire. Balder si proclama dunque un Dio, ma la storia non convince per niente Shaka che contrattacca – verbalmente, si intende – chiedendogli come mai non mostri la benché minima compassione verso le persone sofferenti. Balder replica che la pietà non è un sentimento di cui una Divinità debba preoccuparsi e che il posto adatto ad un Dio è il campo di battaglia. Divenuto quindi il combattente più forte di Asgard, Andreas lo accolse come God Warrior.

Shaka ha letto xxxHolic, imparate

Ma Shaka conosce Yuko, ha letto xxxHolic e ha fatto i compiti a casa, quindi sa benissimo che dietro a qualsiasi concessione c’è sempre un prezzo da pagare. Attenzione, però, perché il Cavaliere della Vergine non si limita al predicozzo verbale, si spinge oltre dichiarando l’estraneità di Odino dal patto stipulato con Balder. Che questa Divinità sia anche la responsabile della rinascita dei Cavalieri d’Oro ad Asgard? Che sia lui a manipolare le azioni di Andreas? Athena pensa di sì, l’ha faxato a Shaka tre puntate fa, ricordate? Chi sarà mai questo Dio? La risposta arriva facile.

Alla SNAI, se punti 1 euro su Loki, vinci 50 centesimi

Chiaramente è solamente un’ipotesi, ma direi che il bassorilievo cornuto sia abbastanza esplicativo, il vero mistero sarà scoprire se, in sole 5 puntate, riusciranno a chiudere tutte le questioni rimaste in sospeso; del tipo: Andreas, Lyfia, Loki (?), Athena Exclamation, Goddizazioni varie e quella cosetta chiamata epilogo; sensato sarebbe meglio, ‘che io mica mi sono scordata che tutto questo dovrebbe essere contemporaneo alla Greatest Eclipse.

Si consiglia una visione dell’episodio 57 come terapia preventiva anti-depressione

Back to Yomotsu Hirasaka, Fafnir decide di provare l’unica strada possibile: quella del ricatto. Anche i fratellini di Helena, infatti, sono in ostaggio del God Warrior. La cosa non fa particolarmente piacere a Death Mask, ma la situazione peggiora quando Fafnir gioca la carta finale: i bimbi, infatti, sono legati alla vita del God Warrior. In caso di morte, morirebbero anche loro. Sì, lo so, questa storiella l’avete già sentita, la differenza è che Megres poteva permetterselo dato l’alto livello di stile, Fafnir no.

Nel frattempo, nella Stanza della Luce, Balder si rifiuta di credere che non ci sia Odino dietro al potere conferitogli; leva quindi la spada contro uno Shaka scazzatissimo che, di parlare, ormai non ha più voglia. La scenografia cambia, gli Shakisti iniziano ad entrare nella fase pre-orgasmo, viene montata la carta da parati del colpo più figo e stiloso di tutto Saint Seiya e Shaka apre finalmente i suoi occhi regalandoci il Best Frame Quality dell’episodio.

L’uscita di Shaka EX è fissata per Ottobre 2015. Prezzo: 13.000 yen (!!!) circa. Fa anche il caffè

Parallelamente, Desu sembra in difficoltà nel fronteggiare Fafnir. Il God Warrior continua ad aumentare il suo potere grazie all’energia che lo Zaffiro riesce ad accumulare dallo Yomotsu, ed il fatto che Desu continui a temere per la vita dei fratellini di Helena, certo non aiuta. Gli spiriti dei quattro bimbi, però, corrono in aiuto di Death Mask e gli chiedono di vendicare la sorella. La parola “vendetta” ed il desiderio di difendere per la prima volta qualcuno, riescono a destare dal torpore il Cavaliere di Cancer che, finalmente, inizia a bruciare sino ai limiti estremi il suo cosmo. BOOOM! Goddizzazione completa per Desu. E anche per Shaka.

… …

Sì, avete visto e letto bene. Goddizza anche Shaka nonostante le due settimane di spoiler che dicevano l’esatto, però sensato, contrario. Devo ammettere che la mia indole Shakista a questo punto si è data il 5 da sola e, credetemi, mi piace da morire continuare a pensare che Shaka sia così potente da non aver bisogno di lacrime o di paccottiglia Divina varia per evolversi. Okey, Shakismo a parte, per come è stata spiegata questa storia fino ad ora (ossia di merda), l’Armatura della Vergine si evolve semplicemente perché sì. Sino a 3 puntate fa, la Daga sembrava funzionare a mo’ di catalizzatore; ma a questo punto pure questa idea smette di esistere dato che il Gladio è nelle mani – inutili – di Mu. Considerando che la Daga è stata trovata da Shaka accanto all’Armatura della Vergine, la spiegazione più plausibile è che sia sufficiente essere entrati in contatto con il Pugnale in un qualche modo. Lo so, è una soluzione tirata, abbozzata ed abbastanza superficiale, come tutto Soul of Gold d’altronde, ma tra Mu che dimentica che può teletrasportarsi, lo Scarlet Needle che diventa un colpo energetico ed un Aldebaran dato inspiegabilmente per morto tra Asgard e Poseidon, direi che è tutto abbastanza in continuity. In alternativa, possiamo sempre pensare che Shaka ed Athena si siano scambiati fluidi corporei durante la loro gitarella turistica nel Meikai; non sarebbe affatto male.

L’uscita di Death Mask EX è prevista per Gennaio 2016. Prezzo: 12.000 yen circa. Pre-order: TBA

La tappezzeria ormai è completamente allestita e Shaka scatena finalmente il suo Tenbu Horin. Vi ho mai parlato di quanto amo questo colpo? No, vero? Beh, sappiate che è la tecnica che più amo di tutto Saint Seiya. La sua fase di lancio, e tutto ciò che la precede, ha un fascino tutto particolare e persino Soul of Gold riesce a non tradire la potenza devastante di questo… hum, rituale. Una potenza peculiare, in verità, perché la grandezza del Tenbu Horin – a differenza di Galaxian Explosion, Great Horn o Tenma Kofuku – non si trova nel devastare l’avversario; bensì nel renderlo incapace di attaccare o difendersi, di avanzare o indietreggiare. Gli attacchi di Balder non hanno quindi effetto e, ormai completamente indifeso, viene annichilito da un semplice Om assieme alla Statua di Alfheim. Shaka è quindi il primo a tagliare un importante traguardo: quello di aver sconfitto un avversario restando a sua volta in piedi ed in perfetta forma. Gli Shakisti festeggiano, si dicono soddisfatti e fanno l’occhiolino ai Saghisti. Sempre con silenziosa eleganza, bisogna dirlo.

Parallelamente, anche la battaglia nello Yomotsu sta finalmente per concludersi. Fafnir tenta il tutto per tutto ricordando a Death Mask che, ammazzandolo, morirebbero anche i fratellini di Helena; Desu però sembra non preoccuparsene più e ribatte che le sue intenzioni non sono quelle di ucciderlo. A questo punto gli sceneggiatori devono essersi accorti di quello che i fan predicano da anni; ossia che il Cavaliere di Cancer non possiede colpi risolutivi nel senso stretto del termine; specialmente quando si ostina ad ingaggiare battaglie dirette nello Yomotsu. Desu sfodera quindi il suo nuovissimo Sekishiki Meikyuu(??)ha, strana variante del Sekishiki Meikaiha che incatena l’avversario a terra, condannandolo a restare in bilico tra la vita e la morte per l’eternità. Con queste parole, e con i mortazzi che camminano allegramente sulla faccia del God Warrior, Desu se ne va, spavaldo e soddisfatto dei propri miglioramenti. Hum, in realtà sono abbastanza convinta che il corpo reale di Fafnir morirà di stenti e disidratazione sulla Terra ben prima dell’eternità, ma sospetto che gli sceneggiatori si siano scordati di questa finezza e che, nello Yomotsu Hirasaka, Fafnir ci sia finito con anima e corpo. Sarebbe bello trovarlo ancora lì al prossimo spin-off.

Nuova ship in vista, non se ne ha mai abbastanza

Torniamo un’ultima volta nella Stanza della Luce. Il combattimento è ormai concluso ma Balder sembra non riuscire a darsi pace e chiede a Shaka di cosa sia stato privato a seguito del potere divino donatogli. Sarà che c’è caldo, sarà che è Estate pure in Giappone, sarà che vedo impercettibili segnali cosmici ovunque, ma la risposta arriva chiara come il sole: ha abbandonato il cane, che è un po’ come dire che sei il più grande stronzo sulla faccia della Terra.

Pubblicità progresso. E ti è andata bene che hai incontrato Shaka e non Rocco

Balder ascolta quindi il predicozzo di Shaka, e si rende conto di aver perso qualità importanti come la pietà, la misericordia e la compassione. Balder scoppia in lacrime e tale consapevolezza spezza una volta per tutte il patto stipulato in passato. A questo punto accade qualcosa di davvero molto spiacevole: il dolore per le ferite ed i colpi subiti in passato fanno ritorno al suo corpo tutti in una volta. Shaka, mosso a pietà, lo priva del senso del tatto per evitargli una lenta e dolorosa agonia. E poi la gente mi chiede perché lo amo, Shaka.

BTW, è evidente come in questo episodio la regia si sia divertita nel ribaltare quelli che un tempo erano i vecchi Death Mask e Shaka. In tal senso, questa scelta mi è piaciuta abbastanza. Shaka, prima di sbattere la testa contro Ikki ed oscurarsi in un mondo di luce, era uno stronzetto saccente che si vantava di non conoscere la pietà o la compassione. Pur essendo, quello della Sesta Casa, il mio Shaka preferito, ho sempre trovato assolutamente meravigliosa la sua evoluzione, e ho apprezzato parecchio che la regia abbia indugiato su questo aspetto, mettendolo davanti a qualcuno che rispecchiasse il suo “io” di un tempo. La stessa cosa vale per Death Mask, un tempo bastardo e noncurante delle vittime collaterali che la sua brama di forza causava, esattamente come Fafnir.

Ci siamo, anche questo episodio è giunto alla sua conclusione; manca solamente un ultimo sguardo alla Stanza della Saggezza: la Statua è distrutta e Death Mask, esausto, cade a terra. Finirà sicuramente anche lui nella collezione di Andreas, tranquilli… Stacco. Titoli di coda. Cliffhanger! Spoiler!

Era annunciato dalla terza puntata: lo scontro dei fratelli problematici

Non preoccupatevi, sarà sicuramente una sfida entusiasmante. Saga passerà l’intero episodio a parlare di Kanon, e Sigmund di Siegfried. Fuck, yeah! Applaudiamo per il generoso gesto di fanservice e ricordiamoci di annotare una coraggiosa ed importante vittoria ottenuta da questo ottavo episodio: Aiolia non compare nemmeno una volta. E’ già leggenda.

Aeris (40 Post) Gira sul Web dall'inizio del nuovo millennio e da allora ha fatto un sacco di cose inutili. Legge tanto, tiene a mente tutto ma posta pochissimo, ecco perché non avete mai sentito parlare di lei. Dal 1990 continuano a chiederle quale sia il suo Cavaliere d'Oro preferito; quelle persone stanno ancora aspettando una risposta.

 

4 Responses so far.

  1. sirio89 ha detto:

    Meraviglioso! Stavolta ci hai fatto aspettare, ma ne è valsa la pena! :D

  2. Lorenzo Falabrino ha detto:

    Shaka numero uno, come sempre… Dove sono i Saghisti?! (Uff, c’è già l’episodio nuovo bell’e pronto ma devo aspettare mio fratello per vederlo… Mannaggia a te, Saga, mi porti sfiga in ogni situazione! Ti odio!)

  3. Eleonora ha detto:

    Il can non si è mai dimostrato meglio di un bel nulla!

  4. Eleonora ha detto:

    Ah, tra l’altro il verginello fa schifo perché non è mai stato pietoso, lui, classica faccia da **** e l’ attacco “anestesia” è ignobile, a trovarci fascino ce ne vuole. Lo shakismo è una malattia.

Leave a Reply