Quello tra Milo e Kanon non è un rapporto strettamente personale, basato sulle loro rispettive identità o su un passato in un qualche modo condiviso; si tratta più che altro di un legame funzionale alla scena stessa, che nasce e si consuma in quel preciso istante, e che vede come protagonisti quelli che fino ad allora erano due completi estranei. Eppure resta impossibile non percepire il continuo eco degli eventi avvenuti nelle stanze di Athena.